90min difficili, 12ª giornata di Serie A: il Torino
Un terzo di Serie A, o poco meno, con quella sosta Nazionali di novembre che ci permetterà di avere un periodo di riposo dopo 3 settimane di produzione intensa. 12 puntate, questa compresa, di una rubrica che inizia ad invecchiare, portando sempre nuovi protagonisti e nuove squadre in copertina.
90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A,in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.
- 90min difficili, 1ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 2ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 3ª giornata di Serie A: l'Atalanta
- 90min difficili, 4ª giornata di Serie A: il Venezia
- 90min difficili, 5ª giornata di Serie A: l'Inter
- 90min difficili, 6ª giornata di Serie A: il Parma
- 90min difficili, 7ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 8ª giornata di Serie A: il Lecce
- 90min difficili, 9ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 10ª giornata di Serie A: il Como
- 90min difficili, 11ª giornata di Serie A: il VAR
La 12ª giornata poteva offrire ancora Roma o Milan, già comparse da queste parti. La prima è stata sconfitta nuovamente allo Stadio Olimpico con il conseguente esonero di Ivan Juric, la seconda si è invece arresa al 90° al Cagliari Zappa in un pirotecnico 3-3. Per evitare il rischio di essere ridontanti, abbiamo però virato sul Torino di Paolo Vanoli, caduto nel derby della Mole contro la Juventus.
La crisi del Torino
Che si tratti di una gara diversa dalle altre è chiaro ormai da decenni, nonostante l'enorme differenza di status tra le due squadre. La Juventus che punta allo Scudetto e il Torino con degli argomenti europei flebili sembrava una realtà chiara all'inizio della stagione, ma se il sogno dei bianconeri è ancora vivo, quello granata si è definitivamente affievolito dopo un periodo nero.
La sconfitta in trasferta allo Juventus Stadium è comprensibile, accettabile se consideriamo diversi fattori, ma è anche la sesta nelle ultime sette gare di Serie A, un dato che rende il club granata la squadra che ha racimolato meno punti da fine settembre ad oggi (soltanto 3). Una vittoria casalinga con il Como che poteva riscattare un momento duro, ma alla quale sono invece seguite altre 3 sconfitte, frutto di un calendario sicuramente complicato (Roma, Fiorentina e Juventus), ma anche di diversi problemi che sembravano superati con l'iniziale gestione Vanoli.
Il mercato non ha offerto soluzioni realmente all'altezza delle cessioni di Alessandro Buongiorno e Raoul Bellanova, e l'infortunio che ha colpito Duvan Zapata ha negato al nuovo tecnico anche il calciatore in grado di spezzare gli equilibri in attacco, di alzare il livello. Un problema per reparto che sta impedendo al Toro di spiccare in qualcosa, di rispondere con positività a una crisi ormai evidente.
Tra le prime 5 giornate e le 7 successive si apprezza una differenza nella produzione di occasioni pericolose abbastanza significativa. I granata hanno sempre prodotto meno xG degli avversari, assestandosi sotto l'1 negli ultimi 3 turni e diminuendo sensibilmente il quantitativo di conclusioni nello specchio.
Il problema offensivo
Se si arriva con difficoltà in area avversaria diminuisce la pericolosità e se diminuisce la pericolosità diminuiscono i gol all'attivo della squadra in questione, in una catena trascinata verso il fondo dall'improvviso e tragico stop di Zapata. I due gol a Cagliari sembravano aver inizialmente scongiurato questo problema, ma poi i soli 4 tiri in porta in 270 minuti (più recupero) contro Roma, Fiorentina e Juventus), l'hanno fatto riemergere con preopotenza.
"Questi momenti bisogna superarli e alzare la testa. Abbiamo vissuto all’inizio momenti belli. Ai ragazzi dico di guardare avanti e lottare, noi dobbiamo lavorare. Stiamo attraversando un momento non facile, quando manca anche Adams essere pericolosi diventa ancora più complicato. Le responsabilità e le soluzioni spettano a me. Ora dobbiamo continuare cercando soluzioni diverse e dando qualcosa in più."
- Paolo Vanoli, allenatore del Torino
Cercare soluzioni appare come l'unica via in un Torino al quale era stato per un periodo accostato anche Mario Balotelli (passato ufficialmente al Genoa). Il mercato potrà dare un mano tra circa un mese e mezzo, ma intanto Paolo Vanoli è chiamato a investire. Dare fiducia al connubio Sanabria-Adams, far proseguire il periodo di adattamento del giovane e promettente Alieu Njie (2005) e soprattutto restituire a Nikola Vlasic una posizione più avanzata, affidando a uno dei calciatori con più qualità il ruolo di leader offensivo granata. Quale sarà la soluzione giusta per uscire dalla crisi?
"L’avvio di stagione non ci ha illuso, siamo rimasti coi piedi per terra ma sono cambiate delle dinamiche. Dobbiamo resettare e capire la nostra situazione. Serve umiltà: pensiamo a raggiungere la salvezza, dopo la pausa per le Nazionali inizia il nostro vero campionato.
- Paolo Vanoli, allenatore del Torino
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