90min difficili, 13ª giornata di Serie A: il Verona

La manita subita in un tempo e la squadra in ritiro.
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Ci siete mancati. Dopo la lunga sosta di novembre, l'assenza di gare per club si ripresenterà soltanto a marzo prossimo. La Nazionale di Spalletti è scivolata al secondo posto del girone di Nations League ed è stata sorteggiata nei Playoff con la Germania, ma il focus è subito tornato sulla Serie A, con un weekend avvincente che ha regalato diversi temi.

90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.

Il Bologna di Vincenzo Italiano è crollato, dopo una follia di Tommaso Pobega nel primo tempo, allo Stadio Olimpico di Roma sotto i colpi della Lazio di Baroni. Tuttavia, la nostra scelta era già chiara sabato scorso, intorno alle 17:00, quando l'Hellas Verona di Zanetti usciva devastato dal Bentegodi in seguito alla manita inflitta dall'Inter in un solo tempo.

Un primo tempo umiliante

Non è ben chiaro cosa sia successo al Verona poco dopo i primi 5 minuti di gioco, e probabilmente Zanetti e il suo staff, in ritiro da sabato, avranno avuto modo di centrare il punto del problema. Dopo un approccio fantastico della squadra scaligera, autrice di due grandi palle-gol (il colpo di testa pericoloso di Daniliuc e la traversa di Tengstedt), la bilancia dell'equilibrio si è spezzata frantumando nel corso dei minuti ogni certezza della squadra di casa.

Prima una traversa di Correa originata da una rimessa laterale (già un segnale molto negativo), poi la magia dell'argentino (sulla quale la difesa poteva fare oggettivamente poco). A stupire sono stati però principalmente il secondo e terzo gol, in cui centrali e terzini hanno perso le distanze tra loro sia in diagonale (di copertura) che in verticale (per la trappola del fuorigioco), permettendo a Marcus Thuram di presentarsi due volte da solo contro un impotente Montipò.

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FBL-ITA-SERIEA-HELLA-INTER / PIERO CRUCIATTI/GettyImages

5 reti in un tempo che hanno segnalato non solo l'incapacità scaligera di reagire, ma anche quel senso di arrendevolezza che non può appartenere a una squadra che ambisce alla salvezza, non così presto. Avremmo potuto scrivere dei 45 minuti difficili in questa occasione, ma i restanti, in cui l'Inter ha tenuto la palla per il 74% del tempo, sono stati addirittura peggiori. Un possesso frustrante dei nerazzurri senza un vero tentativo di proposta del Verona, rinunanciatario a scoprirsi per cercare quel gol della bandiera che avrebbe significato poco ai fini del risultato, forse qualcosa per il morale.

Senza mezze misure

Sono due le squadre nei massimi campionati europei che non hanno ancora mai pareggiato una partita: si tratta del Verona in Serie A e del Le Havre in Ligue 1. La squadra di Zanetti, capace di 4 vittorie e 9 sconfitte finora, è attualmente fuori dalla zona retrocessione, ma con grandi lacune difensive che non trasmettono fiducia per il futuro.

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FBL-ITA-SERIEA-HELLA-INTER / PIERO CRUCIATTI/GettyImages

32 gol subiti in 13 giornate, con una media che si avvicina terribilmente ai 3 a partita e che non permette di fruttare una fase offensiva importante (17 reti messe a segno). 10 gare consecutive con almento una rete subita e quella solidità inaspettata d'agosto completamente accontonata dal presente veronese. Il ritiro segna quasi sempre i giocatori nel breve termine e nel caso dell'Hellas è abbastanza chiara la volontà di ritrovare equilibrio, per non cadere ancora una volta nell'umiliazione di una goleada e cercare la salvezza con un percorso più lineare.

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