90min difficili, 16ª giornata di Serie A: la Lazio

  • La sconfitta fragorosa allo Stadio Olimpico contro l'Inter
  • Uno 0-6 che può minare qualche certezza?
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Lazio / 90min difficil
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Buongiorno di nuovo, con la 16ª giornata di Serie A conclusa e l'ultimo turno pre-natalizio in programma tra qualche giorno. Tra un passo falso e l'altro, abbiamo deciso di proseguire con il nostro format, senza forzare modificare che ci avrebbero permesso di scrivere di più squadre. Nelle ultime quattro giornate sono infatti solo due i club di cui abbiamo parlato, principalmente a causa di risultati che non è possibile ignorare.

90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.

Per quanto concerne il 16ª turno non ci sono discussioni. La Lazio di Marco Baroni è crollata in modo fragoroso allo Stadio Olimpico contro l'Inter, con uno 0-6 che ha umiliato i biancocelesti consegnando loro la più ampia sconfitta casalinga della storia del club.

Una serata da cancellare

Il giorno dopo ci si interroga sul perché una squadra sempre entusiasmante contro le big e dominante contro club di livello più basso, si sia sgretolata davanti ai propri tifosi, in una sfida d'alta classifica con tanto in palio, in una di quelle partite affrontate già tante volte nel corso della stagione (Juventus, Napoli, Milan, Ajax, Porto).

Dopo una prima mezz'ora ottima, che lasciava presagire una gara equilibrata è però cambiato tutto. Mario Gila, leader difensivo dei biancocelesti, ha chiesto il cambio per un infortunio muscolare; al suo posto è subentrato Gigot, affidabile dopo le ultime prove positive, ma il caso ha voluto che fosse proprio lui a causare lo sfortunato rigore del vantaggio di Hakan Calhanoglu, glaciale dal dischetto. Una Lazio che ha provato a reagire con un moto d'orgoglio e che, ingiustificatamente scomposta a pochissimo dal termine del primo tempo (45°), è finita per complicare ancora di più i piani di rimonta. I biancocelesti in transizione negativa si sono fatti attrarre dal pallone e hanno dimenticato, lasciando liberi sull'altro versante dell'area sia Thuram che Dimarco, la cui conclusione a rete (del 32) è stata troppo facile e ha condotto i padroni di casa negli spogliatoi con un parziale di 0-2.

Le squadre sono rientrate in campo con una modifica a testa. La partita di Gigot è durata solo 10 minuti ed è iniziata quella di Lazzari, con Marusic spostato centralmente. Il secondo tempo ha chiarito subito la differenza nella fiducia e spensieratezza dei protagonisti in campo. Su Barella (che si inventa un gol pazzesco) Guendouzi appare in netto ritardo, mentre sul colpo di testa di Dumfries è Nuno Tavares a calcolare male i tempi e a non riuscire nemmeno a saltare per contrastarlo. Al 53° le reti di svantaggio sono 4, la Lazio è definitivamente crollata, tramortita dalle associazioni collaudate dell'ex allenatore; consapevole in diretta del dominio ospite. Un risultato che già così sarebbe stato troppo ampio, ma che Carlos Augusto e Marcus Thuram hanno ampliato per partecipare all'inaspettata festa nerazzurra.

Le parole di Baroni e la reazione dei tifosi

L'assunzione completa di responsabilità. Nessun attacco ai suoi giocatori per quanto concerne l'atteggiamento, ma la volontà di difendere i protagonisti di questa impensabile corsa al termine di una serata rivelatasi sicuramente pesante anche per molti di loro.

Sono dispiaciuto per la squadra e i nostri tifosi. Mi assumo la responsabilità della sconfitta. Abbiamo fatto 40' buoni ma non è sufficiente, la squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso. Ci siamo disuniti e abbiamo concesso cose che a una squadra forte come l'Inter non puoi fare. Ora c'è da lavorare e ripartire

Marco Baroni nel postpartita di Lazio-Inter

La differenza è stata evidente, ma si tratta della prima volta che capita sia neile partite di cartello che in quelle contro squadre inferiori. Arriva dopo una sequenza di vittorie inaspettate e illustri in soli sette giorni (Napoli-Napoli-Ajax); arriva con la giustificazione dei due giorni di riposo in più goduti dai nerazzurri (che comunque non giustifica una differenza così ampia). A fare da eco alle parole di Baroni è stata la reazione positiva della tifoseria che al triplice fischio ha accolto così i giocatori sotto la Curva Nord.

Un inciampo sul percorso con un alto rischio di minare qualche certezza tattica, ma con la chiara dimostrazione che l'ambiente creato finora non ha subito alcun graffio.

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