90min difficili, 17ª giornata di Serie A: il Parma

Una manita all'Olimpico che rovina il Natale crociato.
Parma
Parma / 90min difficili
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Buona vigilia, buon Natale e buon Santo Stefano (prima del nuovo anno ci sentiremo ancora). Si sta concludendo una prima parte di stagione fantastica nella quale la Serie A può vantare protagoniste inaspettate, conferme attese e qualche delusione importante. A Natale siamo tutti più buoni, ma non possiamo esimerci dal commentare la prestazione peggiore del weekend.

90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.

Nella precedente stagione individuare la squadra più adeguata da analizzare in questa rubrica si è rivelato spesso complicato. Da qualche giornata è invece molto semplice al punto che potremmo aggiugere un sottotitolo: 90min difficili - la goleada del fine settimana. Anche oggi si tratta di una ripetizione: il Parma di Fabio Pecchia è crollato con una pesante manita allo Stadio Olimpico di Roma.

Un approccio difficile

Se ripensiamo ai primissimi minuti, il Parma non sembrava sceso in campo nemmeno così male. Al terzo di gioco ricordiamo una pressione forte dei crociati, il taglio di Bonny alle spalle di Ndicka e un diagonale terminato largo di qualche metro. Un primo segnale che lasciava intendere una gara ben diversa, equilibrata e divertente.

Lo squillo di cui sopra è invece servito a sciogliere istantaneamente la Roma, obbligata alla vittoria dopo una prima parte di stagione pesante. Ranieri, affidatosi ai titolarissimi e guidato da un Dybala straripante, ha in un quarto d'ora chiarito l'indirizzo della partita, evidenziando i problemi della squadra di Pecchia, che si è disunita quasi subito. L'ampiezza della manovra giallorossa e una pressione ardita e gestita male hanno condotto costantemente i padroni di casa nella metà campo avversaria, costringendo le ali crociate al doppio lavoro di terzini aggiunti (su Angeliño e Saelemaekers) e allentando di conseguenza la loro pericolosità in fase offensiva.

Un secondo tempo dilagante

Nella seconda frazione il Parma è tornato in campo con un cambio (Camara per Haj), ha subito il tris fortuito di Dybala e già prima dell'ora di gioco si è sfaldato su se stesso. L'emergenza difensiva si è rivelata con gli infortuni ravvicinati di Delprato e Valeri che hanno peggiorato irrimediabilmente una situazione già critica.

La Roma ha passeggiato creando occasioni a proprio piacimento, accelerando, decelerando e gestendo il possesso, mentre gli ospiti hanno perso ogni velleità di reazione risultando arrendevoli e uscendo dallo stadio Olimpico con un risultato finale di 5-0, non esagerato rispetto a quanto creato dalla compagine di Ranieri, che ha lasciato in campo gli 11 titolari per 90 minuti.

5.2 xG creati, il terzo dato più alto da quando viene raccolto da Fbref. Il Parma si è dissolto contro una big nonostante contro le migliori del nostro campionato avesse spesso offerto prove convincenti anche in trasferta (a Napoli, a Torino con la Juventus, in casa con Lazio e Milan, e ancora con la Fiorentina). Un crollo che preoccupa considerando gli infortuni nel pacchetto arretrato, il momento negativo dei trascinatori e una zona retrocessione che è ora distante un solo punto.

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