90min difficili, 23ª giornata di Serie A: l'Atalanta

  • Gli infortuni e la distanza dalla vetta
  • 90 minuti e un gennaio complicato per l'Atalanta
90min difficili
90min difficili / Atalanta
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Si è chiuso il calciomercato invernale, più o meno in contemporanea con la chiusura della 23ª giornata di Serie A. I tanti movimenti prodotti negli ultimi giorni hanno in parte distratto dalle lotte principali nel massimo campionato italiano ed è finalmente ora di concentrarsi soltanto su quanto successo in campo.

90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.

Per il 23° appuntamento di Serie A avremmo potuto focalizzarci sul recupero a due facce di Napoli e Inter, ma abbiamo scelto di puntare i riflettori sull'altra contendente per il titolo. L'Atalanta di Gian Piero Gasperini si è fermata ancora sul pareggio, su un frustrante 1-1 che gli ha impedito di accorciare sulle dirette rivali.

Difficoltà realizzative e infortuni

2.9 xG prodotti e una sola rete realizzata. 21 tiri a 5, 8 corner a 0 e praticamente il doppio dei tocchi rispetto al Torino, non sono bastati all'Atalanta per prendersi 3 punti che sarebbero stati utilissimi in quella lotta Scudetto sempre più difficile per il club bergamasco. Oltre 2/3 delle occasioni prodotte (in termini di xG) sono arrivate dalla giocate di Brescianini e Retegui, e a punire la dea è stato principalmente Vanja Milinkovic-Savic.

Il portiere granata si è esaltato ancora una volta con l'avversario a confronto dagli undici metri, neutralizzando il rigore di Retegui dopo averne già parato uno già a Pasalic nella sfida di andata risalnte ad agosto. Un tiro dal dischetto che non riassume la prestazione dell'Atalanta, superiore per larghi tratti, ma incapace di capitalizzare le chances generate nei 90 minuti.

Vanja Milinkovic Savic
Atalanta v Torino - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages

A complicare il periodo però non è solo la mancanza di vittorie. Manca la qualità di Ademola Lookman, il riposo necessario per tanti protagonisti e inizia ad aggiungersi in modo preoccupante anche il numero degli infortunati nell'infermeria bergamsca. Oltre all'attaccante nigeriano, si è fermato l'estremo difensore Carnesecchi e nel reparto difensivo anche Kossounou e Kolasinac. Le notizie più inaspettate riguardano gli appena rientrati Scalvini e Scamacca, che hanno accusato problemi non connessi ai lunghi infortuni riportati, che però li terranno lontani dal terreno di gioco per qualche mese.

Gennaio nero

E il vero motivo dell'inserimento in questa rubrica non riguarda soltanto gli ultimi 90 minuti, ma i precedenti 450. Nelle cinque gare di campionato disputate tra l'11 gennaio e il 1° febbraio 2025, l'Atalanta ha conquistato soltanto 6 punti, fermandosi tre volte sul pareggio (Juventus, Udinese e Torino), perdendo lo scontro diretto con il Napoli e imponendosi a fatica solo sul Como.

Una sequenza di risultati che l'ha allontanata di ben 7 punti dal primo posto, quella posizione nella quale aveva chiuso un incredibile 2024. La beffa, anche se tale termine tende a ridimensionarne in parte il fantastico percorso, è arrivata anche in Champions League, dove la Dea è rimasta fuori dalle prime otto della classifica per un solo punto. Chiuso il lunghissimo primo mese dell'anno, con i nuovi rinforzi Posch e Maldini, Gasperini è chiamato a rispolverare la miglior versione della sua Atalanta impegnata su tre fronti con chances di arrivare in fondo in ognuno.

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