90min difficili, 24ª giornata di Serie A: il VAR (seconda parte)
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Il turno che anticipa la fase finale delle coppe europee. La 24ª giornata è stata la prima con la sessione di calciomercato invernale definitivamente chiusa e ha portato con sé novità importanti per quanto concerne la classifica, soprattutto in vetta. Il Napoli si è fermato al Maradona con l'Udinese, mentre Inter e Atalanta hanno sfruttato l'occasione per accorciare sulla capolista.
90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.
- 90min difficili, 1ª giornata di Serie A: il Napoli
- 90min difficili, 2ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 3ª giornata di Serie A: l'Atalanta
- 90min difficili, 4ª giornata di Serie A: il Venezia
- 90min difficili, 5ª giornata di Serie A: l'Inter
- 90min difficili, 6ª giornata di Serie A: il Parma
- 90min difficili, 7ª giornata di Serie A: il Milan
- 90min difficili, 8ª giornata di Serie A: il Lecce
- 90min difficili, 9ª giornata di Serie A: la Roma
- 90min difficili, 10ª giornata di Serie A: il Como
- 90min difficili, 11ª giornata di Serie A: il VAR
- 90min difficili, 12ª giornata di Serie A: il Torino
- 90min difficili, 13ª giornata di Serie A: il Verona
- 90min difficili, 14ª giornata di Serie A: la Lazio
- 90min difficili, 15ª giornata di Serie A: il Verona
- 90min difficili, 16ª giornata di Serie A: la Lazio
- 90min difficili, 17ª giornata di Serie A: il Parma
- 90min difficili, 18ª giornata di Serie A: il Bologna
- 90min difficili, 19ª giornata di Serie A: la Fiorentina
- 90min difficili, 20ª giornata di Serie A: l'Empoli
- 90min difficili, 21ª giornata di Serie A: il Lecce
- 90min difficili, 22ª giornata di Serie A: la Juventus
- 90min difficili, 23ª giornata di Serie A: l'Atalanta
Come protagonista della corrente puntata avremmo potuto scegliere ancora una volta il Verona, umiliato con una manita in casa dalla Dea, o il Monza, che ha esonerato Bocchetti e richiamato Nesta, e si trova in una situazione di classifica disastrosa. Tuttavia, come accaduto nell'11° turno, una sequenza di errori arbitrali o dovuti al protocollo ha spostato l'attenzione dal campo a discussioni con un passato più che decennale.
Proviamo a racchiudere gli episodi principali delle quattro gare criticate.
I tanti episodi di Empoli-Milan
Andiamo in ordine cronolgico partendo dal primo contatto che ha generato polemica: la non espulsione a Cacace per il fallo su Kyle Walker. Consci di affermare un qualcosa di forse impopolare, si tratta dell'unico aspetto sul quale concordiamo con la spiegazione fornita ad Open Var da Di Liberatore per quanto riguarda Empoli-Milan. L'intervento è brutto e doveva essere sanzionato con un cartellino giallo, ma manca l'elemento dell'intensità, decisivo in questi casi per cambiare il colore della sanzione. Walker anticipa Cacace che colpisce l'inglese con i tacchetti, senza però introdurre quella violenza che avrebbe potuto seriamente causare un infortunio grave all'avversario.
Poi l'elemento principale, nel quale a sbagliare sono sia assistente che protocollo, per quanto possa sbagliare un documento. L'errore del guardalinee è quello di non segnalare un fuorigioco che a velocità normale è sembrato netto a molti; una svista grave, ma che può capitare. Il paradosso è l'impossibilità di intervenire per il VAR, a causa di un regolamento che forse andrebbe rivisto in alcune parti. L'impossibilità di richiamare il direttore di gara al monitor in seguito all'estrazione di un cartellino rosso ha già dei precedenti e forse, la regola che consente al VAR di indurre una OFR soltanto in caso di rosso diretto dovrebbe essere modificata ampliandola anche al caso di secondo cartellino giallo. Un doppio giallo porta a un cartellino rosso e dunque a una condizione di inferiorità numerica; non sarebbe più giusto sbloccare la possibilità di OFR limitando la dicitura a 'estrazione' di un rosso, indipendentemente se diretto o in conseguenza di una somma di ammonizioni?
Il contatto tra Cacace e Walker in #EmpoliMilan 🔎
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A #OpenVAR si analizza la scelta di Pairetto #DAZNSerieAShow #DAZN pic.twitter.com/LPxXGFzKjy
Chiudiamo con un episodio non analizzato, l'espulsione diretta di Marianucci per condotta antisportiva e reazione nei confronti di Santiago Gimenez. Un, a nostro parere, errore in quanto il difensore toscano reagisce al messicano provando a scalciare senza un gesto così plateale, e di fatto sfiorando soltanto l'avversario. Ne consegue un'OFR così breve da non valutare l'entità, l'intensità del gesto, che in altri casi abbiamo visto definire come non punibile, in quanto il contatto realizzato non era stato sufficientemente violento.
Tocchi di mano e Gatti in Como-Juventus
Nella serata precedente, a far discutere è stato ancora una volta il protocollo, più che gli arbitri tra campo e sala Var. Nel finale di Como-Juventus, il neoentrato Tasos Douvikas si appresta a controllare in area di rigore una sfera rimbalzante. È una situazione pericolosa che Gatti contrasta provando a contendere lo spazio all'avversario e toccando inavvertitamente la sfera con la mano. Il risultato, come evidenziato bene da Behrami, è una carambola che spedisce la stessa sul ginocchio di Douvikas impedendogli il controllo e il conseguente tiro in porta.
Il tocco di mano di Gatti in #ComoJuve analizzato a #OpenVAR 🔎🖥️#DAZNSerieAShow #SerieAEnilive #DAZN pic.twitter.com/t8i03OGb3H
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Di Liberatore si sofferma sull'impossibilità di assegnare il calcio di rigore in quanto non si tratta né di fallo di mano intenzionale né di una posizione innaturale del braccio, perché Gatti cerca soltanto di contendere lo spazio all'avversario. Tuttavia, restano forti dubbi su questo punto. Sia perché nella contesa dello spazio un difensore deve tenere conto di dove si trova la sfera e se con l'estensione del braccio per andare a contatto con l'avversario rischia di toccarla o meno, sia per la forte differenza che si rintraccia a parti inverse. Nel caso in cui Douvikas avesse segnato la rete dopo un tocco definito naturale e non intenzionale, il gol sarebbe stato annullato senza discussioni, automaticamente. Se è difficile trovare uniformità di giudizio in questi casi, anche dopo la spiegazione, forse bisognerebbe colmare qualche lacuna del protocollo.
La trattenuta su Sanabria nel recupero
Qui invece, in pieno recupero di Torino-Genoa, è scoppiata la polemica per un rigore non concesso ai granata. Inizialmente il contatto ravvisato è la leggera trattenuta nei confronti di Che Adams, un episodio giustamente valutato di lieve entità. Poi l'errore ravvisato anche da Di Liberatore a Open Var. Sanabria va all'indietro, ma viene comunque trascinato a terra dal proprio avversario; un'interpretazione sbagliata dalla sala VAR, una scelta difficile da comprendere e forse da inserire nel contesto di un finale di partita concitato.
L'episodio sul finale di #TorinoGenoa 🔎
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Il fallo da rigore non fischiato su Sanabria 🇵🇾#OpenVAR #DAZNSerieAShow #DAZN pic.twitter.com/Wwljw1PcwP
La svista su Bastoni in Inter-Fiorentina
Ecco un altro aspetto che è capitato più volte e al quale il protocollo non è riuscito a rispondere in modo sufficiente. Bastoni conduce la palla e nel momento in cui la sfera esce dal campo l'azione viene considerata conclusa, con il calcio d'angolo ne inizia una nuova. Tuttavia, il corner, inesistente, porta immediatamente all'autorete di Pongracic che sancisce il vantaggio dell'Inter. Qui, non sappiamo ovviamente come, ma trattandosi di una situazione definibile oggettivamente, palla in campo o palla fuori dal campo, speriamo in un intervento futuro della tecnologia. Un sistema che possa avvertire immediatamente l'arbitro come accade con la goal line technology e non complicare il lavoro già difficile di un assistente distante oltre 40 metri.
L'analisi arbitrale sull'autogol di Pongracic 🖥️
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Il caso che ha generato le proteste della Fiorentina 👀#InterFiorentina #SerieAEnilive #DAZN pic.twitter.com/921VIQBYne
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