90min difficili, 32ª giornata di Serie A: l'Udinese

La quarta sconfitta consecutiva per i friulani di Runjaic.
Udinese
Udinese / 90min difficil
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Meno sei alla conclusione della Serie A 2024-25, alla folle corsa verso gli obiettivi di ogni club che partecipa al massimo campionato italiano. Con 18 punti a disposizione, nessuno degli obiettivi principali è ancora risolto e l'incertezza regna sovrana per quanto concerne sia la vittoria dello Scudetto che la retrocessione in Serie B, e ancora la qualificazione in Champions, Europa e Conference League.

90min difficili è una serie nella quale viene evidenziata la prestazione più negativa, secondo noi, tra le 20 squadre di Serie A, in ogni giornata, dalla 1ª alla 38ª. Un viaggio, un appuntamento settimanale da non perdere accompagnato da una nuova grafica e altre novità che saranno sviscerate nel corso della stagione.

C'è una prima volta per tutte e, dopo ben 32 giornate, tocca anche all'Udinese comparire in questa rubrica. Il poker rimediato in casa per mano del Milan di Conceiçao non è stato soltanto il risultato più ampio del turno in questione, ma anche la sconfitta più sonora dell'intera stagione friulana.

4 sconfitte consecutive e l'obiettivo 50 punti sullo sfondo

Sembrava alla portata e invece ora sta diventando abbastanza complicato in riferimento al periodo di forma dell'Udinese, per cui da un mese esatto l'ingranaggio ha subito una brusca frenata che sta impedendo a Runjaic di raggiungere i risultati sperati. La salvezza è al sicuro da tempo e la soglia dei canonici 40 punti è stata raggiunta il 10 marzo scorso allo Stadio Olimpico contro la Lazio. Poi quattro sconfitte consecutive, la prima al Bluenergystadium contro il Verona, seconda e terza in trasferta rispettivamente contro Inter e Genoa, e l'ultima ancora in casa, per mano di un Milan in difficoltà.

Kosta Runjaic
Lecce v Udinese - Serie A / Maurizio Lagana/GettyImages

Sì è rotto qualcosa o forse il raggiungimento di una salvezza annunciata ha ridotto gli stimoli negli ultimi mesi di Serie A? Il fattore non è uno solo, contro il Milan ne sono emersi parecchi, tanto che Kosta Runjaic si è definito un pò più arrabbiato rispetto alle altre partite soprattutto per i gol troppo facili, da non concedere mai.

Il suo Udinese, in questa stagione, è cambiato molto nella consapevolezza dei propri mezzi e anche nella volontà di andare a vincere la partita o difendere il risultato nei 90 minuti. Dai 19 pareggi dell'annata precedente che la rendevano la squadra capace di impattare di più in campionato, è passato ai 7 della corrente stagione, quella che ne ha realizzati di meno dopo il Verona. Il numero di vittorie è invece cresciuto esponenzialmente: 11 già alla 27ª giornata, mentre alla stessa data l'anno scorso ne aveva conquistate soltanto 3.

L'assenza di Thauvin ha spento la luce

E non stupisce che questo mese tremendamente negativo sia coinciso con l'assenza di Florian Thauvin, alle prese con una fastidiosa fascite plantare. Il peso del francese nell'undici bianconero è enorme; la sua capacità di attrarre i difensori avversari e muovere la stabilità della linea ha rappresentato per l'Udinese una risorsa fondamentale nella corrente stagione.

Florian Thauvin
Udinese v Verona - Serie A / Alessandro Sabattini/GettyImages

8 gol e 3 assist sono numeri buoni per il francese, autore della miglior stagione realizzativa dall'arrivo in Italia, ma che non bastano a restituire l'importanza rivestita dall'arrivo di Runjaic. Tra i migliori in Serie A per assist previsti (xA) e per palle al piede in area di rigore, e con il rinnovo opzionale a carico della società, speriamo che questo sia soltanto l'inizio di un fine-carriera in Italia in cui il mancino del numero 10 ha ricominciato a incantare.

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