Antonio Conte rammaricato per il pareggio nel finale contro la Roma

Il Napoli non approfitta del passo falso dell'Inter nel derby contro il Milan e non va oltre l'1-1 nel match in trasferta contro la Roma. La squadra di Antonio Conte è stata raggiunta sul pareggio nel finale di gara. Una beffa per la formazione campana che assaporava già una mini fuga Scudetto. Al termine del match il mister del Napoli si è presentato ai microfoni di DAZN per parlare del match.

"Ci sta pareggiare in casa della Roma, ci sta anche di vedere questa soddisfazione dei giocatori della Roma di aver pareggiato contro di noi, sicuramente stiamo facendo una cosa importante. Potevamo evitare di subire un gol così, l'hanno fatto simile contro il Francoforte e l'ho fatto vedere mille volte ai miei giocatori. C'è l'amaro in bocca per aver perso due punti. Fa parte del percorso e della crescita del gruppo di questi ragazzi. Un altro punto messo in cascina e andiamo avanti, contenti di quello che stiamo facendo, contenti di questa crescita".

"Gli scompensi rispetto alla scorsa stagione ce n'erano tanti. Non finisci la scorsa stagione a 53 punti, invece ora siamo a 54 punti con ancora diverse partite da giocare. C'è stato da resettare un po' tutto e abbiamo lavorato sull'autostima, oltre che sul discorso tattico cambiando anche diversi moduli. Adesso siamo una squadra: vedere la soddisfazione della Roma per un pareggio casalingo contro di noi è un ottimo segnale. Adesso resettiamo nuovamente, dobbiamo capire che i dettagli spostano il risultato, c'è l'amarezza per il gol in pieno recupero, da questa amarezza dobbiamo cercare di migliorare e crescere. Nulla toglie a ciò che stanno facendo i ragazzi in questo momento".

"Chiudere le partite è nelle nostre mani, dobbiamo essere bravi a farlo. Se fossimo andati sul 2-0 finisce la partita, lasciando l'1-0 può succedere quello che è successo. Per quanto riguarda al mercato, finisce il 3 febbraio, lo stanno rinviando rispetto al solito. Non vedo l'ora che finisca perché è un momento destabilizzante per noi".