Asllani si candida per prendere il posto di Calha e parla del suo percorso all'Inter

Kristjan Asllani
Kristjan Asllani / Pier Marco Tacca/GettyImages
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Kristjan Asllani torna a Milano dopo aver fatto un carico d'entusiasmo con la sua nazionale ed è pronto a mettersi a disposizione dell'Inter. L'albanese è infatti rimasto in campo per tutti i 180 minuti delle sfide di Nations League contro Repubblica Ceca e Albania e, anche se non sono andate bene (pareggio con la prima e sconfitta con la seconda) gli sono servite per ritrovare continuità dopo l'infortunio al ginocchio e per farsi trovare pronto per raccogliere l'eredità di Hakan Calhanoglu, a sua volta alle prese con dei fastidi fisici, nella cabina di regia nerazzurra.

Intervistato da Sport Mediaset, Asllani ha parlato proprio della possibilità di partire titolare a Verona per la ripresa del campionato, senza esimersi dal tirare un primo bilancio sulla sua stagione:

Sarai tu a sostituire eventualmente Calhanoglu?
"Se Calhanoglu starà fuori non so in verità se tocca a me. Come ho sempre detto cerco di lavorare duramente tutti i giorni, quello che viene, viene. Se mi sento pronto? L'ho sempre detto, mi sento molto cresciuto, quello che mi viene dato, anche 20 minuti, cerco di sfruttarlo al massimo, alla fine ho solo 22 anni".

Sul suo impiego tra Albania e Inter:
"Sono contento perché in questo ultimo mese diciamo che non ero quasi mai stato a disposizione per via dell'infortunio al ginocchio. Pensavo di non giocare la prima delle due partite con la Nazionale, invece le ho giocate tutte e due per 90 minuti. Ringrazio il mister Sylvinho, lo ringrazio tanto. Differenza di dove gioco tra Inter e Albania? Non cambia tanto, posso fare tutti i ruoli del centrocampo, io sono sempre stato un play davanti alla difesa, preferisco quel ruolo".

L'Inter punta più sul campionato o sulla Champions?
"Sei l'Inter, l'obiettivo è quello di portare a casa trofei, devi vincere. Vogliamo rivincere lo scudetto, ma essere anche protagonisti in Champions. La rivale più accreditata in A? Non lo so, ci sono squadre fortissime in campionato, squadre che hanno fatto un bel mercato, che giocano per vincere. Noi poi abbiamo vinto l'anno scorso, è difficile confermarsi, lavoriamo per questo. Perché è difficile confermarsi? Perché magari hai vinto l'anno scorso e lo pensi... Noi però ci stiamo allenando anche molto più duramente rispetto allo scorso anno e abbiamo ben chiari gli obiettivi".


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