Beppe Sala sulla preoccupazione dei residenti dopo le ultime novità su San Siro
Di Marco Deiana
Un piccolo passo avanti per un nuovo stadio nell'area San Siro è stato fatto. Ma ora servirà proseguire sulla strada tracciata nel recente incontro tra tutte le parti coinvolte. Il Sindaco di Milano, Beppe Sala, vede uno spiraglio di luce dopo settimane - se non mesi - complicati con Inter e Milan al lavoro sul Piano B, ossia la costruzione di due nuovi impianti rispettivamente nei Comuni di Rozzano e San Donato Milanese. Soprattutto i rossoneri si sono spinti oltre, con un investimento totale da 40 milioni di euro per l'acquisto dell'area e per i primi lavori di bonifica. Proprio per questo motivo Scaroni ha aperto sì all'ipotesi nuovo San Siro, ma senza dimenticare l'iter portato avanti a San Donato. Proprio su questo punto il primo cittadino milanese non si è esposto e ha capito la situazione:
"Certe dichiarazioni sono da comprendere, il Milan ha già fatto un investimento su San Donato. Io non ho altro da aggiungere fino a che, come spero, succederà una cosa che sarà il momento di svolta, cioè quando le due squadre faranno una manifestazione di interesse. Con la valutazione dell'Agenzia delle Entrate ci siamo quasi".
Una volta svelato il valore del Meazza e dell'area San Siro, le due società prenderanno in considerazione l'idea di fare la manifestazione di interesse per l'acquisto dell'area dove sorge l'attuale impianto e dell'area circostante, dove potrebbe nascere il nuovo stadio. Ma c'è anche da risolvere l'ostacolo legato ai residenti, che non hanno mai visto di buon occhio la realizzazione di un nuovo impianto, nonostante l'idea iniziale di ormai cinque anni fa (quando venne consegnato il primo progetto da parte dei due club) di rendere l'area più verde e vivibile.
Su questo punto Beppe Sala cerca di portare dalla sua parte i residenti della zona, promettendo di migliorare la zona e renderla meno caotica:
"Ai residenti dico due cose: cercheremo di fare di tutto per migliorare la zona, portando più verde e meno caos e traffico, e che i fondi che il Comune prenderà li metteremo per migliorare l'edilizia popolare che lì è decisamente carente. L'impianto di San Siro non verrà dedicato a eventi che porteranno gente, concerti e altre partite. Per cui il Meazza, in parte bisognerà conservarlo, si lavorerà per fare quello di cui hanno bisogno le squadre cercando di conservare le vestigia storiche. Bisognerà migliorare la gestione dei parcheggi".
Ora non resta che aspettare la valutazione dell'Agenzia delle Entrate e la reazione dei residenti della zona San Siro, due situazioni che potrebbero ostacolare la realizzazione del progetto di Inter e Milan.