Big in bilico per la Fiorentina? Le situazioni di De Gea, Dodò, Gudmundsson e Kean

Centralità tecnica e leadership come garanzie per il presente: non manca però qualche dubbio sul futuro dei pilastri viola.
FC Internazionale v Fiorentina - Serie A
FC Internazionale v Fiorentina - Serie A / Luca Amedeo Bizzarri/GettyImages
facebooktwitterreddit

Il pareggio interno contro il Parma ha segnato un passo falso nel percorso della Fiorentina verso una qualificazione all'Europa League, perlomeno soffermandosi sul campionato e accantonando le ambizioni viola in Conference, ma l'attualità di casa gigliata - complice la presenza di Rocco Commisso a Firenze - tocca anche il mercato e le idee per il futuro del club. Il percorso di rinnovamento vissuto dalla squadra viola ha sancito, come aspetto emblematico di un nuovo ciclo, la rinuncia a vecchi punti fermi e la scoperta di nuovi simboli, di elementi divenuti centrali sia come minutaggio che come leadership (oppure meramente, come nel caso di Gudmundsson, per una cifra tecnica con pochi eguali all'interno del gruppo).

Big a rischio? I casi principali

Sulla carta, dunque, sembrerebbe scontato che le nuove fondamenta individuate dal club - e sfruttate in campo da Raffaele Palladino - siano destinate a fare da base anche per il prossimo futuro, un epilogo sicuramente auspicabile anche agli occhi della proprietà che, però, non è il solo scenario possibile. Una sensazione di precarietà sicuramente minacciosa, anche se presente solo sullo sfondo, che tocca anche David De Gea: la Fiorentina ha a disposizione un'opzione per il rinnovo annuale del contratto dell'esperto portiere, che arriverebbe così in scadenza nel 2026, ma La Gazzetta dello Sport cita la qualificazione a una coppa europea per il 2025/26 come condizione cruciale per proseguire insieme.

David De Gea and Domilson Cordeiro dos Santos Dodo of ACF...
David De Gea e Dodò / Insidefoto/GettyImages

De Gea si trova bene a Firenze, non rinnega la scelta fatta, e al contempo la dirigenza gigliata vorrebbe anche spingersi oltre all'opzione 2026, arrivando addirittura all'anno successivo. Le incognite si legano a una sorta di gentlemen agreement tra le parti: la Fiorentina non vuole forzare la mano e vuole trattenere il portiere solo se convinto di restare. Sullo sfondo, poi, sono emerse anche le voci di un'interesse della Juve. Certezze apparse a lungo granitiche che iniziano a vacillare, il caso di Dodò sorprende particolarmente: il brasiliano è un punto fermo per Palladino, di fatto un vero e proprio insostituibile dopo la cessione di Kayode, ma la proposta di rinnovo non è ancora arrivata e le voci di mercato non mancano.

La Nazione si sofferma sul brasiliano e su Moise Kean: per quanto riguarda Dodò è verosimile che Commisso, legato da un ottimo rapporto al laterale destro, voglia risolvere la situazione prima di ripartire per gli USA e che non voglia dunque alimentare nuove voci di addio. Per quanto riguarda Kean è evidente che le parole di Commisso sulla volontà di "convincerlo" lascino temere che il giocatore debba essere ancora persuaso rispetto alla permanenza, epilogo dunque non così scontato. Il patron si è limitato, mediaticamente, ad affermare di voler parlare col giocatore, consigliandogli di restare, ma è probabile che una permanenza passi da un ingaggio più alto e da un adeguamento dell'ingaggio. D'altro canto è oggettivo che Kean (accostato oggi anche al Milan) abbia trovato in viola una situazione ideale per esprimersi ad alto livello, aspetto non di poco conto anche in chiave Nazionale.

Albert Gudmundsson, Moise Kean
Gudmundsson e Kean / Gabriele Maltinti/GettyImages

Un capitolo lo merita anche Albert Gudmundsson, anche in questo senso sono le parole di Commisso a spingere verso la prudenza: il patron gigliato ha citato la situazione giudiziaria del calciatore come variabile critica da considerare per sancire il riscatto. Dal punto di vista tecnico sarebbe deleterio coltivare dubbi sul calciatore ma, anche al netto di una tenuta fisica non sempre solida, è il processo per cattiva condotta sessuale a creare qualche incognita. Pradè dal canto proprio, a suo tempo, ha assicurato che la Fiorentina è preparata ad ogni tipo di evenienza e ha spiegato come si sia tutelata anche al momento dell'accordo col Genoa.

feed