Calhanoglu dal ritiro turco parla del futuro all'Inter e del rigore sbagliato

Hakan Calhanoglu
Hakan Calhanoglu / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Dubbi sul futuro oltre il 2027 - anno di scadenza del contratto con l'Inter -, polemica sul numero di partite, un retroscena sull'ultima sfida contro la Juventus e un pensiero alla finale di Champions League persa contro il Manchester City. Dal ritiro della nazionale turca, ai microfoni di TV8,5, il centrocampista nerazzurro Hakan Calhanoglu ha rilasciato una intervista toccando diversi argomenti, compreso l'errore dal dischetto contro il Napoli.

"Non fuggo dalle mie responsabilità. Se sbaglio un altro rigore, tirerò quello successivo. Alcuni potrebbero pensare che abbia un ego, non è così, mi fido solo di me stesso. Attualmente sono all'Inter e ho prolungato il contratto fino al 2027. Non so cosa dirà il tempo e cosa accadrà in futuro: se dicessi qualcosa sarebbe un errore e non voglio illudere nessuno".

"Sono d'accordo con chi si lamenta per il numero di partite, non abbiamo un periodo di riposo e giochiamo ogni 2-3 giorni. Ora c'è la pausa nazionali ma poi proseguiremo di nuovo. Gli infortuni capitano anche a causa di questo calendario. A casa non seguo il calcio e non guardo le partite perché non ho tempo, preferisco stare con i miei figli".

"Prima della sfida contro la Juventus ho detto ai miei compagni di non far respirare Kenan Yildiz, non mi hanno preso molto sul serio e alla fine è stato colui che ha cambiato l'incontro. Dopo la partita ho detto ai ragazzi che io li avevo avvisati. Il KO in Champions League è stato un momento difficile per noi, dopo però siamo diventati Campioni d'Italia e abbiamo portato a casa la seconda stella. Adesso stiamo facendo bene e le prossime gare saranno importanti. La Champions League è cambiata molto con questo format. Mi fa piacere che Arda Guler abbia vinto, che un turco si sia laureato Campione d'Europa. Spero che anche noi avremo una possibilità del genere".


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