Caso Biraghi-Parisi alla Fiorentina: cosa è successo e gli sviluppi di mercato

Cos'hanno in comune Cristiano Biraghi e Fabiano Parisi, al di là della militanza in viola? Il ruolo, quello di terzino sinistro, ma anche lo stesso procuratore. quel Mario Giuffredi che nella giornata di martedì ha contribuito - rispondendo alle scelte di Palladino - a fomentare un potenziale caso, inatteso e per certi versi deleterio all'interno del momento vissuto dalla Fiorentina. Tratti di vicinanza tra i due viola che si legano all'arrivo di Robin Gosens a Firenze, sul finire del mercato: Palladino voleva il tedesco e Pradè gliel'ha consegnato, un input di mercato che si è tradotto positivamente sul campo e che ha visto l'ex Atalanta diventare in fretta un punto fermo del gruppo gigliato.
Le gerarchie sono ben definite e chiare: 1156 minuti in campo per Gosens, 802 per Biraghi e 568 per Parisi fino a ieri (incrementati grazie alla sfida col LASK). Le parole di Palladino in conferenza stampa, in vista della sfida di Conference con gli austriaci, hanno sorpreso: Biraghi fuori dai convocati e non per un problema fisico dell'ultim'ora bensì per una vera e propria scelta tecnica. Cosa è successo tra Palladino e il capitano (ormai solo in linea teorica), passato da punto fermo a "rincalzo" nell'arco di pochi mesi? Il Corriere Fiorentino sottolinea come Biraghi abbia vissuto male già in sé l'arrivo di Gosens: la prospettiva era quella di una coppia Biraghi-Parisi pronta ad avvicendarsi, l'arrivo del tedesco ha sparigliato le carte e ha enfatizzato la concorrenza, rendendola una montagna difficile da scalare.
Palladino-Biraghi: braccio di ferro
Di fronte all'ennesima esclusione, in Conference, Biraghi avrebbe "sfidato" il tecnico: al momento della consegna delle casacche, in assenza di quella da titolare, l'esperto esterno mancino avrebbe invitato Palladino a evitare direttamente di convocarlo (ha spiegato TMW) e l'allenatore ha dunque assecondato tale input. Come in un piano inclinato, a quel punto, la situazione si è indirizzata rapidamente verso il peggio, verso il caso: Palladino non si è nascosto in conferenza stampa, le voci di addio a gennaio erano già in ballo e le gerarchie apparivano comunque già chiare, Giuffredi a quel punto è sbottato e a FirenzeViola ha annunciato, tirando in ballo anche Parisi, che "andranno via entrambi, il loro capitolo a Firenze è finito".
Una pietra tombale sul futuro dei due a Firenze, insomma, con Parisi che si trova al centro di un caso che diventa dunque doppio e si svincola dal discorso legato al solo Biraghi: l'idillio tra l'ormai ex capitano e Firenze appare da tempo meno solido (e a conti fatti non è mai esploso in modo totale) ma la situazione di Parisi appariva sulla carta differente e, dato l'investimento importante fatto sul calciatore, l'idea di un rilancio in viola risultava certo più costruttiva di un braccio di ferro. Anche la prova offerta contro il LASK, Parisi è stato indicato da Palladino come uno dei migliori in campo, rende paradossale la situazione di tensione venuta a crearsi.
Gli sviluppi di mercato
Quali saranno gli sviluppi sul mercato nella sessione di gennaio, ormai sempre più vicina? Secondo il Corriere dello Sport Biraghi (contratto fino al 2026) potrebbe raggiungere Conte al Napoli, con Spinazzola pronto a lasciare il capoluogo campano, d'altro canto la situazione di Parisi appare meno lineare e scontata: il classe 2000 ha un contratto fino al 2028 e fin qui non ha mai dato l'impressione di voler partire, Palladino dal canto proprio lo stima e preferirebbe vederlo restare come vice-Gosens. Secondo Tuttosport la Juventus potrebbe inserirsi sull'ex Empoli, apprezzato da Giuntoli e individuato come possibile vice-Cambiaso.
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