Caso ultras: delusione e sorpresa di Inzaghi e dell'Inter per le parole di Spalletti

Spalletti sul caso ultras: la propria esperienza e una potenziale frecciatina
Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / SOPA Images/GettyImages
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La situazione legata all'arresto dei capi ultras di Inter e Milan ha portato con sé strascichi che, seppur senza un coinvolgimento diretto da indagati, hanno investito anche tesserati delle due società come persone informate sui fatti. Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, è già stato sentito nell'ambito dell'inchiesta in corso - nella giornata di mercoledì - e ieri Luciano Spalletti, CT della Nazionale ed ex tecnico dell'Inter, si è espresso sulla questione ai microfoni di RaiSport. Spalletti ha raccontato innanzitutto di non aver mai vissuto situazioni simili né a Milano né in altri contesti in cui ha allenato: non ha, insomma, mai ricevuto chiamate condite da pressioni legate ai biglietti.

La reazione nerazzurra

Al contempo, questo è l'aspetto che fa maggiormente discutere, Spalletti ha spiegato quanto sia difficile per lui intrattenere conversazioni con chi non conosce: "Rispondo a tutti, poi però so riattaccare". L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport sottolinea il disappunto dell'Inter e di Inzaghi per le esternazioni del CT, pur senza voler drammatizzare la situazione e senza voler creare un caso diplomatico vero e proprio. Non risultano, spiega il quotidiano, telefonate chiarificatrici tra i due allenatori ma - al momento - la priorità di Inzaghi è quella di vedere chiarita la propria posizione in merito alla chiamata con Ferdico e alle pressioni per i biglietti per la finale di Champions League.

C'è ovviamente da dar conto anche della reazione della piazza nerazzurra, anche via social: pur riconoscendo quanto fatto alla guida dell'Inter, col doppio raggiungimento della Champions, le ultime uscite dell'allenatore di Certaldo non sono piaciute ai suoi ex tifosi. E proprio tra i tifosi nerazzurri c'è chi ricorda un episodio del 2023 accaduto a Napoli, un siparietto che ha visto protagonista lo stesso Spalletti e ultras azzurri (con tanto di passamontagna) intenti a restituirgli un volante uguale a quello della sua Panda rubata nel 2021, a pochi mesi dal suo arrivo in Campania.

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