Cessioni a giugno o aumento di capitale? La Juve fa i conti con l'esonero di Motta

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Juventus / Nicolò Campo/GettyImages
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Le riflessioni in presenza di un nuovo tecnico, soprattutto se in un momento cruciale della stagione, si legano perlopiù ad aspetti tecnici e tattici, alle novità che un nuovo allenatore può portare all'impatto che un simile cambiamento potrà avere sulla squadra. Pensando all'arrivo di Igor Tudor alla Juventus, però, occorre anche prendere in considerazione un altro aspetto non di poco conto per il club: il peso a bilancio dell'esonero di Thiago Motta a fronte di un percorso che, nei piani del club, sarebbe dovuto essere di ampio respiro (il tecnico era legato ai bianconeri da un triennale).

La Juve arrivava già dall'esborso per l'addio anticipato di Max Allegri, in aggiunta ad altri oneri straordinari (come l'indennizzo per Cristiano Ronaldo) per un totale di 36 milioni di euro. L'esonero di Thiago Motta e del suo staff, spiega La Gazzetta dello Sport, incide in modo importante sul conto 2024/25: la Juve deve infatti accantonare per intero il compenso per le prossime due stagioni di contratto (al di là del pagamento dei restanti mesi della stagione in corso). Si parla di 13-14 milioni di euro per tutto lo staff che vanno ad aggiungersi a un milione lordo per l'ingaggio di Tudor: una spesa che, ovviamente, non poteva essere prevista e che crea qualche grattacapo.

Mercato di giugno: cessioni in vista?

Il percorso di risanamento procede, occorre però sottolineare come Exor - dopo l'ultimo aumento di capitale da 200 milioni - abbia imposto ai manager della Juventus l'autosufficienza, l'obiettivo per l'esercizio 2024/25 è quello di contenere la perdita entro i 32 milioni (obiettivo necessario per evitare una ulteriore ricapitalizzazione). Il ritorno in Champions League ha chiaramente sancito un balzo in avanti importante (65 milioni di premi UEFA che si aggiungono a 18-20 milioni per la partecipazione al Mondiale per Club). Se pesa l'assenza di un main sponsor (Jeep ha pagato 38 milioni di euro nel 2023/24) si può sottolineare in positivo il raddoppio degli introiti per il player trading (da 34 a 67 milioni) e 14 milioni di plusvalenze coi riscatti di Rovella e Pellegrini da parte della Lazio.

La presenza di una finestra di mercato aggiuntiva a giugno, quella connessa al Mondiale per Club varata dalla FIFA, non sarà soltanto un'occasione per effettuare operazioni di contorno (come da piano originario) ma - dati i costi per il cambio di tecnico - dovrebbe condurre la Juve a cedere per incassare almeno 30 milioni. L'alternativa alle cessioni pesanti già a giugno sarebbe un eventuale ulteriore aumento di capitale da parte di John Elkann. Il quotidiano, tra l'altro, cita anche una riflessione da parte della proprietà in merito alla strategia da adottare per la gestione della Juventus: la politica dei tagli non può prescindere dalla Champions League come abitudine, una presenza che - a sua volta - si lega strettamente alla competitività della rosa. Sostenibilità come necessità vitale, insomma, ma senza poter perdere mai di vista l'obiettivo sportivo fondamentale per le prossime stagioni.

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