Chukwueze regala tre punti a un Milan in inferiorità: aggancio sull'Inter
- Pulisic per Chukwueze vale i tre punti
- Il Milan soffre soltanto alla fine
- Annullato un gol nel recupero all'Udinese
II Milan torna a San Siro dopo la sosta con un corposo turnover in vista dei tanti impegni in programma nelle prossime tre settimane. Fuori Gabbia e Tomori oltre allo squalificato Theo Hernandez; titolari Pavlovic e Thiaw con Terracciano scelto come terzino sinistro. Sulla trequarti le novità sono Chukwueze e Okafor, con Morata e Pulisic in zona centrale; in panchina Rafael Leao e Tammy Abraham.
Kosta Runjaic arrivo con l'Udinese a Milano dopo aver recentemente messo in difficoltà l'Inter e conferma il solito 3-5-2 con cui ha iniziato la sua avventura in Italia. Kabasele, Bijol e Touré a difendere Okoye, con i soliti Ehizibue e Zemura sulle corsie esterne. A centrocampo un trio composto da Karlstrom, Zarraga e Lovric e in avanti Iker Bravo, pronto a sostenere Lucca. Assente per infortunio il capitano Florian Thauvin.
Le formazioni ufficiali di Milan-Udinese
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson, Thiaw, Pavlovic, Terracciano; Reijnders, Fofana; Chukwueze, Pulisic, Okafor; Morata. Allenatore: Fonseca
UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Tourè; Ehizibue, Lovric, Karlstrom, Zarraga, Zemura; Iker Bravo, Lucca. Allenatore: Runjaic
La chiave tattica della partita
La sveglia arriva dopo 30 secondi ed è un tiro velleitario di Lovric che esce di qualche metro. Poi il Milan prende subito in mano la partita e cresce vistosamente d'intensità nei primi dieci minuti fino al gol che sblocca il parziale. L'azione la costruiscono i tre sulla trequarti: Okafor converge verso il centro e verticalizza per l'inserimento di Pulisic che, con astuzia, vede Chukwueze a destra e gli offre un assist che l'esterno mancino piazza all'angolo opposto, 1-0.
L'Udinese fa un'enorme fatica a superare il pressing rossonero e costruire trame interessanti e il Milan spreca un paio di occasioni per il raddoppio prima con un colpo di testa centrale di Morata e poi con un tiro fuori misura di Reijnders. Ed è proprio l'olandese, alla mezz'ora, a rendersi protagonista di un fallo da ultimo uomo su Lovric involato verso la porta di Maignan. Fischio dell'arbitro e cartellino rosso a Reijnders che lascia così in dieci uomini Fonseca a circa un'ora dal termine.
Il tecnico portoghese non cambia nessuno, Pulisic si abbassa in mediana e il Milan si ridisegna con il 4-4-1. Il possesso dell'Udinese è sterile fino allo scoccare del 45° quando Ehizibue trova, di testa, il gol dell'ipotetico pareggio. La bandierina si alza e l'1-1 resta ipotetico anche dopo il check del Var. I rossoneri tengono il vantaggio fino al termine della prima frazione.
Riparte il secondo tempo e Fonseca mette mano alla panchina restituendo a Christian Pulisic una posizione più offensiva. Fuori Okafor dentro Musah per occupare il posto lasciato vuoto da Reijnders a centrocampo. L'idea tattica del tecnico portoghese è chiara, difendere il risultato cercando di ripartire negli spazi che si apriranno nel finale. Succede poco a livello di occasioni, ma si verificano un paio di situazioni che fanno discutere. La prima riguarda un cartellino rosso non sbandierato ai danni di Isak Touré per un fallo duro su Chukwueze, la seconda un possibile calcio di rigore per friulani per un fallo di Pavlovic in area.
L'Udinese non riesce a rendersi pericoloso se non con conclusioni da fuori area ed è il Milan a sfiorare il raddoppio. Il tentativo di Pulisic viene respinto da Okoye, sulla sfera si avventa Abraham che però non riesce a ribadire in rete da pochi passi ed è costretto al cambio qualche minuto dopo il suo ingresso per una brutta caduta sulla spalla. I friulani ci provano con cross imprecisi che non scalfiscono la linea difensiva rossonera. A San Siro finisce 1-0 con l'unico patema sofferto in pieno recupero a causa del pareggio, poi annullato per fuorigioco a Kabasele dopo un check il VAR.
L'episodio della partita
Un rosso che cambia la partita, ma non l'esito finale. Il Milan si trova in dieci sul risultato di 1-0 e riesce a conservarlo fino al triplice fischio. Una prova di sofferenza superata a pieni voti anche considerando il corposo turnover attuato da Fonseca. Una dimostrazione di maturità che regala una ventata di fiducia ai rossoneri in vista dei tanti ravvicinati impegni tra Serie A e Champions League.