Cinque spunti dall'umiliante Clasico del Bernabeu
Le probabilità di una vittoria del Barcellona al Santiago Bernabeu erano più basse rispetto a quelle dei padroni di casa. L'eventualità di una goleada blaugrana nel tempio del calcio madridista era invece abbastanza impronosticabile. A molte ore di distanza confermiamo che il Real Madrid è caduto fragorosamente davanti ai suoi tifosi, ha subito uno 0-4 che rappresenta la sconfitta più umiliante in casa da quella del 20 marzo 2022, con Xavi sulla panchina blaugrana.
Una vittoria del Barça che lascia segnali molto più positivi rispetto a quelli di due anni fa, in particolare la sensazione che in Catalogna si stia ricostruendo un ciclo vincente, esaltato da un tridente destinato a dominare il presente e il futuro prossimo. Ecco 5 spunti dal Clasico di ieri sera.
Il Barcellona è già troppo maturo
10 vittorie e una sconfitta in Liga con 37 gol segnati e 10 subiti. 2 vittorie e una sconfitta in Champions League con 10 gol segnati e 3 subiti. Il totale fa 12 vittorie e 2 sconfitte in tutte le competizioni, con 47 gol segnati e 13 subiti in 14 gare; una differenza reti +34 e una media di oltre 3 marcature a partita. Se nella prima fase del percorso si accettava con riserva (dovuta all'assenza di gare di cartello) il dominio di Hansi Flick, l'ultima settimana ci ha dimostrato che per i blaugrana non sembra contare il livello dell'avversario. Una manita al Bayern Monaco e un poker al Real Madrid nel giro di quattro giorni per una squadra che rispetto a due mesi fa ha ribaltato completamente il suo status.
I problemi del Real di Ancelotti
I problemi ci sono per tutti, anche per le squadre che all'apparenza sembrano imbattibili in determinate partite o momenti della stagione. La stagione preferita dai blancos è indubbiamente la Primavera e il luogo la Champions League, ma anche in Liga Carlo Ancelotti aveva stabilito il suo dominio nella passata stagione. Oggi, nella corrente, ha conquistato sei punti in meno della capolista blaugrana (perdendo appunto il Clasico), è caduto in Champions contro il Lille e ha rischiato seriamente di perdere il controllo anche contro il Dortmund, poi ribaltato in maniera esemplare. Sono scricchiolii naturali nel percorso di una squadra che aspira ad essere campione di tutto ogni anno, periodi che a Madrid non vivevano da tempo.
Il tridente delle meraviglie blaugrana
33 gol e 18 assist divisi in maniera abbastanza equ se guardiamo alle posizioni e alle caratteristiche di Robert Lewandowski, Raphinha e Lamine Yamal. Una connessione fenomenale, capace di tenere in ombra giocatori del talento di Pedri e Dani Olmo, di diventare l'elemento centrale della narrazione sui blaugrana e scomodare paragoni importanti con leggende del passato. Non sappiamo quali saranno le cifre al termine della stagione, ma dopo la doppietta di Lewandowski e i sigilli sia di Yamal che di Raphinha al Bernabeu, le aspettative sono ora inevitabilmente altissime.
Tridente blaugrana dopo 14 partite stagionali
- Robert Lewandowski - 17 gol, 2 assist
- Raphinha - 10 gol, 9 assist
- Lamine Yamal - 6 gol, 7 assist
Marc Casadò
All'inizio c'era preoccupazione, dubbio e curiosità. La promozione di Marc Casadó sembrava una situazione transitoria, dovuta al mercato in entrata e all'emergenza infortuni che aveva investito il Barcellona a centrocampo. Con il tempo abbiamo iniziato a comprendere perché il 2003 blaugrana, cresciuto nella cantera del Barça, trova ancora così tanto protagonismo con Flick. Una partita esemplare al Bernabeu, nel primo Clasico della sua vita, l'assist geniale in grado di piegare l'inerzia dello 0-0 e un'esperienza disarmante nel gestire ogni situazione di pericolo. Forse il migliore dei blaugrana tolto Robert Lewandowski.
Le difficoltà di associazione degli attaccanti blancos
Accade anche ai più forti. Si altera qualche equilibrio e tutto diventa più complicato. In questo caso, ad alterare l'equilibrio sembra sia stato Kylian Mbappé, forse il calciatore migliore al mondo, inserito in un contesto che Carlo Ancelotti modellava a piacimento trovando sempre la soluzione giusta. Il Real Madrid sta facendo fatica ad associarsi con continuità in avanti, soprattutto nelle gare di cartello, e l'umiliazione subita dal Barcellona è soltanto il sequel di quello che stava per accadere anche con il Dortmund qualche giorno prima.