Claudio Ranieri e la media punti da vertice della Serie A

L'ormai evidente cambiamento di una Roma tornata in corsa per l'Europa
AS Roma v Como - Serie A
AS Roma v Como - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages
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La Roma si gode il miglior momento della stagione, si gode un Claudio Ranieri protagonista di un riscatto inaspettato. E la felicità, la serenità per aver raddrizzato un percorso che sembrava andare verso il baratro, può dirsi doppia sia per le chances che avevano i giallorossi a novembre, sia perché a guidare la risalita è un tifoso della Roma, il tecnico globalmente più rispettato dal popolo capitolino.

Quello che ha sfiorato uno Scudetto 15 anni fa e che ha accettato l'incarico nei momenti peggiori, trasformandoli in ricordi indelebili che hanno sempre accresciuto la stima dei suoi tifosi. Anche in questa stagione, Claudio Ranieri è riuscito a risaltare; a pochi mesi dal suo ritiro come allenatore, a dimostrazione che la sua scelta non era dettata da altro che la volontà di andare in pensione, che la sua idea di intendere il calcio funziona ancora nell'attualità, anche ad alti livelli.

Quando ha preso la Roma senza identità di Ivan Juric, l'ha raccolta al 12° posto della classifica, con soli 13 punti conquistati in 12 giornate, circa uno ogni gara; una media da salvezza, forse. Una reazione era prevedibile, raddoppiare la media punti e riportare i giallorossi in piena corsa per la prossima Europa League probabilmente no.

30 punti in 15 giornate, gli stessi dell'Atalanta di Gasperini e qualcuno in meno rispetto a Inter e Napoli, le squadre che corrono per lo Scudetto 2024-25. Il tutto senza mettere da parte l'Europa League, nella quale i giallorossi hanno già superato i Playoff eliminando senza particolari difficoltà il Porto. Il cosa sarebbe stato con Ranieri da inizio stagione è un se troppo scomodo da affrontare; pensiamo a quali sono i cambiamenti introdotti dal tecnico e quali le prospettive per la prossima stagione, sulla scia di una domanda che viene posta ormai settimanalmente al tecnico romano.

Le modifiche sostanziali di Ranieri alla Roma

Il reintegro di Mats Hummels e l'avanzamento di Angeliño nella posizione di competenza; e ancora la centralità degli argentini Paredes e Dybala e il protagonismo di Alexis Saelemaekers. Sono stati importanti e cruciali le modifiche di Claudio Ranieri nell'undici che oggi i tifosi giallorossi immaginano come titolare. Una difesa a tre con il tedesco a emanare la sua aura da leader insieme a Mancini e Ndicka, con due esterni qualitativi come lo spagnolo e il belga sulle corsie che giustificano l'utilizzo di questo sistema.

Ranieri ha mantenuto quanto affermato nella conferenza stampa di presentazione, nella quale era evidente la sua perplessità riguardo al mancato protagonismo dei Campioni del Mondo presenti in rosa (Hummels, Paredes e Dybala) e alla posizione anomala di Angeliño (terzo centrale di difesa).

In mediana è tornato a dirigere le operazioni il numero 16, il cui imminente futuro al Boca Juniors è diventato via via più lontano. Affiancato dall'insostuibile, per caratteristiche, Manu Koné e da uno tra Pisilli e il capitano Lorenzo Pellegrini, che non ha ancora ritrovato con continuità la retta via. Poi il ruolo da tuttofare di Paulo Dybala, utilizzato all'occorrenza da falso nove e sempre leader indiscusso del morale offensivo della Roma. In ultimo la pressione allegerita su Artem Dovbyk e il ritrovato sorriso dell'ucraino, esploso in un'esultanza di rabbia per il gol vittoria contro il Como. Non che all'attaccante mancasse un numero sufficiente di reti per il primo anno in Italia (è a quota 14 in tutte le competizioni), ma la necessità di farlo rifiatare concedendo dello spazio anche a Eldor Shomurodov era lampante.

Dal suo arrivo sono trascorsi meno di quattro mesi, quanto basta per cambiare completamente il volto di una Roma che ora compete su più fronti. In Serie A la posizione è l'ottava della classifica, a -2 dalla Fiorentina, a -4 dal Bologna, a -7 dalla Lazio e a un potenziale -9 dalla Juventus, se dovesse battere stasera il Verona; in Europa League il turno è quello degli Ottavi di Finale contro l'Athletic Bilbao, una delle favorite per la vittoria del trofeo.

La sua Roma non perde in campionato dal 15 dicembre 2024 e 30 dei 43 punti conquistati sono arrivati con la sua gestione. Risultati che portano i giornalisti delle varie redazioni a domandare a Ranieri quale sarà il futuro della panchina giallorossa (sul quale è noto che avrà voce in capitolo), se sia davvero necessario un cambio di guida tecnica al termine della stagione o se, considerando quanto sta avvenendo, il ruolo di traghettatore potrà essere trasformato in una permanenza a lungo termine. Ranieri, con la sua nota capacità di generare simpatia grazie a risposte spontanee, continua a non escludere tale ipotesi.


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