Come arriva il City alla sfida con la Juve? Assenze, stato di forma e protagonisti

Pep Guardiola
Pep Guardiola / Sebastian Frej/MB Media/GettyImages
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La Juventus si appresta ad affrontare il Manchester City in una gara potenzialmente determinante per il suo futuro in Champions League, ma anche indicativa per il suo percorso di crescita. Con un risultato positivo contro i Citizens, i bianconeri consoliderebbero un posizionamento in quella porzione di classifica che garantisce l'accesso agli spareggi per gli ottavi, ma soprattutto si metterebbe alle spalle le critiche ricevute dopo i quattro pareggi consecutivi, di cui l'ultimo in rimonta contro il Bologna. Normalmente la sfida si prospetterebbe proibitiva, ma il recente rendimento del City, unito alla complicata situazione legata agli infortuni, potrebbe permettere alla squadra di Thiago Motta di mettere in seria difficoltà quella di Pep Guardiola, che ad oggi sembra una corazzata ferita ma tutt'altro che morta.

Lo stato di forma dei Citizens

Il Manchester City è uno dei club più vincenti del calcio moderno, come attestano le 4 Premier League consecutive (addirittura 6 negli ultimi 7 anni) ma sopratutto la Champions vinta nel 2023 nella finale con l'Inter. Eppure, questa stagione si sta rivelando più complicata del previsto: la squadra di Guardiola è infatti quarta nel campionato inglese, a 8 punti dal Liverpool capolista (che ha anche una partita in meno) e addirittura quattordicesima in Champions, con una qualificazione ai playoff ancora tutta da conquistare.

Il punto più basso è stato raggiunto lo scorso 23 novembre, quando con lo 0-4 incassato dal Tottenham il tecnico catalano ha perso per la prima volta 5 partite di fila nella sua leggendaria carriera. La situazione ci ha messo un po' a migliorare, tant'è che successivamente sono arrivati il clamoroso 3-3 in rimonta con il Feyenoord e il 2-0 con il Liverpool che con ogni probabilità ha stroncato le ambizioni dei Citizens per il titolo. Il 3-0 rifilato al Nottingham Forest è stato una semplice boccata d'ossigeno, visto che il 2-2 nell'ultimo turno di Premier contro il Crystal Palace ha confermato tutte le difficoltà dei Blu di Manchester.

Gli assenti contro la Juve

Il City non è ovviamente diventato scarso da un anno all'altro, ma il grande motivo del suo calo è da ricondurre agli infortuni che hanno falcidiato un po' tutti i reparti. L'assenza che sta pesando di più è senza dubbio quella di Rodri, metronomo del centrocampo, la cui importanza è stata riconosciuta con la vittoria del Pallone d'Oro, che sta compromettendo la qualità del palleggio e la mole di palloni recuperati. Contro la Juve non ci saranno neanche Kovacic, individuato da Guardiola come sostituto dello spagnolo, e nemmeno Stones, schierato davanti alla difesa con enorme successo dal tecnico catalano. I forfait di Aké e Akanji complicano la situazione in difesa, mentre quello di Foden (in dubbio per un attacco influenzale) potrebbe farsi sentire a livello offensivo. Di seguito tutti i giocatori del Manchester City che non prenderanno parte alla gara con la Juventus:

  • Rodri - Infortunio al ginocchio
  • Bobb - Frattura a un osso della gamba
  • Kovacic - Problema muscolare
  • Stones - Problema muscolare
  • Aké - Problema muscolare
  • Akanji - Problema muscolare
  • Foden - Influenza

Gli uomini da tenere d'occhio

Guardiola ha però un'infinità di frecce da cui attingere per poter portare a casa la vittoria. Per i bianconeri l'uomo da tenere d'occhio è Erling Haaland, centravanti norvegese autore fin qui di 18 gol in 20 presenze tra Premier e Champions che metterà sicuramente in ansia una difesa della Juve orfana di Bremer.

Contro i Citizens, Motta sarà chiamato a risolvere la scarsa vena offensiva della Vecchia Signora, ma per riuscirci dovrà trovare un modo per superare Ruben Dias e Josko Gvardiol, due tra i migliori centrali d'Europa, al netto dei 28 gol concessi in questa stagione, naturalmente.

Tornando all'attacco, l'imprevedibilità offensiva degli inglesi dipenderà dalla capacità di farsi trovare tra le linee di Bernardo Silva e Kevin De Bruyne, entrambi in calo rispetto alle incredibile prestazioni delle passate stagioni ma comunque tra i fantasisti più temibili in circolazione.

Perché la Juve deve temere il Manchester City?

Per concludere, il Manchester City sta sperimentando la vera crisi dell'era-Guardiola ma darlo per spacciato sarebbe da stolti, visto che si tratta comunque di una squadra che può contare su alcuni dei giocatori migliori al mondo e sull'allenatore che ha dettato le linee guida del calcio contemporaneo, con principi di gioco ai quali lo stesso Motta si ispira. Nonostante le diverse defezioni, i Citizens sono riusciti con gli anni a costruirsi un DNA vincente che potrebbe portarli a dare il meglio proprio in gare da dentro o fuori come quella di mercoledì sera. Per la Juve è l'occasione di confrontarsi con un avversario di livello superiore, con una filosofia propositiva e in grado di trovare un compromesso tra giocatori giovani ed esperti: tutti traguardi a cui la stessa dirigenza bianconera aspira.


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