Commisso-Kean: le sensazioni dopo l'incontro e le prospettive per la Fiorentina

Il presidente viola lavora per allontanare l'addio di Kean, al netto di una clausola rischiosa
Kean
Kean / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Rocco Commisso, presidente della Fiorentina attualmente in Italia per stare vicino alla squadra, aveva seguito i viola a Cagliari ma il rinvio della sfida in programma ieri, per la morte di Papa Francesco, ha fatto sì che il numero uno gigliato tornasse poi a Firenze (così come il resto della dirigenza). La situazione imprevista del rinvio non ha comunque compromesso la possibilità di un confronto, anticipato da Commisso, tra lo stesso patron viola e Moise Kean, punta di diamante della squadra di Palladino e protagonista assoluto della stagione in corso.

Tra ottimismo e minacce incombenti

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport spiega dunque che il confronto è effettivamente andato in scena, entrando nei dettagli delle rispettive posizioni. Un primo contatto c'è stato, un colloquio mosso dalla volontà del patron viola di trattenere Kean a Firenze e di non far vivere dunque un addio doloroso alla Fiorentina nel corso dell'estate. Kean è al centro del progetto e Commisso, in sostanza, non ne ha fatto mistero col calciatore.

D'altro canto la posizione di Kean sembra conciliante e non va in una direzione diversa, perlomeno a priori: l'attaccante è tornato protagonista ad alto livello, ha ritrovato la via del gol e ha trovato in Palladino il mister ideale per rilanciarsi e per rendere al meglio. Le posizioni attuali sembrano dunque far sorridere i viola ma è evidente che le incognite restino e siano potenzialmente minacciose: una Fiorentina senza Europa avrebbe certo meno potere attrattivo nei confronti di Kean, così come l'eventuale assalto di una big di livello assoluto - data la presenza di una clausola rescissoria - lascerebbe i viola con le mani legate.

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