Conceiçao fa chiarezza sulla panchina di Leao e sulla gerarchia dei rigoristi

Sergio Conceiçao
Sergio Conceiçao / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Non basta il forcing finale al Milan per strappare il pareggio. Al Maradona i rossoneri pagano i venti minuti iniziali e perdono 2-1 contro il Napoli allontanandosi ulteriormente dalla zona-Europa. Al termine dell'incontro, Sergio Conceiçao ha commentato così la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN.

Un Milan che nel secondo tempo ha creato tantissimo, ma restano quei primi 20 minuti horror:
"Da quando sono qua non ho mai trovato scuse, anche quando abbiamo giocato ogni 3 giorni. Oggi però è successo di tutto. Mi sono svegliato alle 8 e c'era una chiamata del dottore: c'era Loftus-Cheek che era all'ospedale era stato operato, poi Thiaw non poteva scendere perché aveva vomitato, poi dopo ancora mi ha detto che Leao aveva un fastidio alla coscia. Abbiamo dovuto preparare la partita in modo diverso, ma non è una scusa, avremmo dovuto fare meglio. Non abbiamo fatto 20 minuti come volevamo, ma non voglio aggrapparmi alla fortuna. È stata una giornata nera, ma c'è la reazione positiva della squadra, nel secondo tempo il Napoli non è arrivato in porta: avremmo meritato il pareggio".

Chi avrebbe dovuto calciare il rigore?
"Sono 3 i tiratori designati e decidono tra loro. Pulisic voleva dare fiducia al compagno che non segnava da settimane. Non sta a me dire qualcosa ai giocatori, sono loro a vedere chi se la sente. È segno di uno spogliatoio unito".

Questo Milan con un atteggiamento diverso che valore ha?
"Potevo dire all'inizio che avevamo pensato la partita senza Leao, sapevo che dovevo gestirlo. Ha fatto solo due allenamenti, anzi uno perché aveva la caviglia gonfia, ma questo le persone non lo sanno. La squadra ha qualità. Parliamo sempre di equilibrio, perché non si può pressare senza fiducia e senza coraggio, perché non possiamo avere superiorità quando pressiamo, altrimenti ci manca qualcuno dietro. Poi però abbiamo rettificato e siamo stati più aggressivi, con un atteggiamento diverso. Nel calcio ci vuole qualità, ma anche coraggio. Dobbiamo marcare uomo contro uomo e nel primo tempo ci è mancato qualcosa. Ho molta fiducia, c'è un ambiente sano e mercoledì possiamo riscattarci".


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