Conceiçao lancia la Juventus: 1-0 allo Stadium nel derby d'Italia
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Si accendono le luci dello Stadium per il Derby d'Italia del girone di ritorno di Serie A. La Juventus di Thiago Motta accoglie l'Inter con la formazione tipo di questo periodo della stagione. In porta è confermato Di Gregorio, con Weah a destra e Savona che vince il ballottaggio a sinistra, mentre al centro della difesa operano Gatti e Veiga. In mediana torna titolare Koopmeiners al fianco di Thuram, sulla trequarti avanza McKennie, mentre sulle fasce Motta opta per i mancini Conceiçao e Nico Gonzalez a sostegno dell'unica punta Randal Kolo Muani.
Inzaghi risponde al collega con l'obiettivo di sorpassare il Napoli di Antonio Conte, fermato all'Olimpico dalla Lazio. In porta c'è Sommer, con Pavard centro destra, Bastoni centro sinistra e Acerbi a riprendersi il ruolo di leader difensivo. Su una corsia c'è il solito Dumfries, mentre sull'altra torna a correre Dimarco dopo il forfait della settimana scorsa; la regia è affidata a Calhanoglu, accompagnato da Barella e Mkhitaryan come mezzali. Solo dalla panchina Marcus Thuram, il capitano è Lautaro Martinez affiancato da Taremi.
Le formazioni ufficiali di Juventus-Inter (Serie A)
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Weah, Gatti, Veiga, Savona; Koopmeiners, Thuram; Conceicao, McKennie, Nico Gonzalez; Kolo Muani. Allenatore: Thiago Motta.
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Taremi. Allenatore: Simone Inzaghi.
La chiave tattica della partita
I ritmi iniziali sono controllati dal giro palla dell'Inter, ma la prima occasione è bianconera. Calhanoglu sbaglia un controllo e McKennie manda al tiro Nico Gonzalez che però spara alto. Intorno al 20° si sveglia anche l'Inter grazie a un'idea di Barella che, scivolando al momento della conclusione, genera un assist involontario per la girata di Taremi. Di Gregorio risponde prontamente e la sfera finisce su Lautaro che pennella per il colpo di testa alto di Dumfries. Si accende la partita.
E la Juventus reagisce subito in contropiede, disturbando in modo pericoloso Yann Sommer. Prima è Nico Gonzalez a incrociare sul secondo palo, poi tocca all'altro mancino Francisco Conceiçao chiudere sullo stesso montante trovando ancora i guantoni dello svizzero. I bianconeri insistono e questa volta il pallone giusto capita rimbalzante sul destro di Kolo Muani, il cui tentativo viene alzato quanto basta da Pavard.
La gara è divertente e crescono il numero delle occasioni. Quella principale dei nerazzurri capita al 35º: Dumfries crossa rasoterra per Lautaro, che gira da solo in area ma non centra lo specchio della porta. Il palo non è amico dei nerazzurri in questo periodo e alla fine della prima frazione è uno strappo dell'esterno olandese a concludersi con un tiro che fa tremare il legno di sinistro della porta di Di Gregorio e tutto lo Stadium.
Il secondo tempo riprende senza modifiche, ma il quarto d'ora iniziale ha poco a che vedere con quello che ha chiuso la prima parte. Le squadre si avvicinano all'area di rigore avversaria, ma senza pericoli da segnalare. Inzaghi cambia Dimarco, Bastoni e Taremi all'ora di gioco per inserire Zalewski, Carlos Augusto e Thuram. A passare però sono i padroni di casa.
Kolo Muani si inventa una giocata pazzesca. Veronica nello stretto tra Barella e Mkhitaryan e tocco perfetto per Conceiçao, che è veloce nell'aprire il piatto sinistro e piazzare l'1-0 all'angolino. Esplode lo Stadium. L'Inter accusa il colpo e McKennie imbuca per Koopmeiners che batte a rete dopo un paio di finte; sulla riga trova però un fenomenale Dumfries che salva evitando il raddoppio.
Festeggia la Juventus. Una gara che gli consente di agguantare il quarto posto a pari merito con la Lazio di Baroni.
L'episodio della partita
Quanto incide Randal Kolo Muani. Sul tabellino dei marcatori verrà ricordato il nome di Francisco Conceiçao, autore del piazzato mancino che scrive l'1-0 sul maxischermo. La giocata dell'attaccante francese è però iconica. Pensare una veronica in uno spazio così stretto e riuscire a non farsi sfuggire la sfera dopo averla eseguita servendo l'assist decisivo rappresenta una giocata geniale in grado di piegare i Campioni d'Italia in carica in un momento così delicato.