Conceicao si gioca il futuro sulla panchina del Milan nei match contro Bologna e Lazio

Scricchiola la panchina del Milan, per la seconda volta in questa stagione. Stavolta a doverla tenere in equilibrio - in qualche modo - è Sergio Conceicao. L'attuale tecnico rossonero ha esordito con la vittoria della Supercoppa Italiana, dando l'impressione di poter mettere una pezza importante ad una stagione iniziata così così da Paulo Fonseca, invece a due mesi dal suo arrivo a Milanello la situazione è pressoché identica. Squadra lontana dal quarto posto che garantisce l'accesso alla prossima Champions League, e soprattutto una eliminazione pesantissima dalla competizione europea quando bastava una vittoria in casa della Dinamo Zagabria (almeno giocarla con un atteggiamento diverso) per accedere direttamente agli ottavi di finale ed evitare l'inferno dei playoff.

Con il passare dei mesi arrivano sempre più conferme sulla vittoria casuale della Supercoppa Italiana, che rimane sempre un trofeo da esporre in bacheca, ma non abbastanza per salvare una stagione. E neanche l'eventuale vittoria della Coppa Italia potrebbe salvarla se non si arriva al quarto posto in Serie A.

Ed è per questo che la posizione di Sergio Conceicao - nonostante le rassicurazioni della dirigenza - è instabile. Il portoghese ha sottoscritto un contratto con il Milan fino al 30 giugno 2026 da due milioni di euro a stagione (per i sei mesi della stagione 2024-25 percepirà quindi un milione). All'interno del contratto c'è una clausola che garantisce al club rossonero di strappare il contratto in caso di mancato raggiungimento del quarto posto, ossia della qualificazione alla prossima Champions League. Questo apre già uno spiraglio ad un probabile addio a fine campionato ma attenzione al prossimo weekend. In caso di passo falso anche contro Bologna - in programma giovedì - e Lazio - nel fine settimana - l'esonero potrebbe arrivare prima della fine della stagione.