Conceiçao sul cambio di Leao, sulle critiche dei tifosi e sulle difficoltà del Milan

Le parole del tecnico rossonero nel postpartita di Torino-Milan.
Torino v AC Milan - Serie A
Torino v AC Milan - Serie A / Chris Ricco/GettyImages
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Il Milan crolla ancora in trasferta. Dopo Feyenoord i rossoneri cadono a Torino a causa dei tanti errori difensivi commessi e delle troppe occasioni sprecate. Un passo falso che pesa sulla rincorsa Champions di Leao e compagni, che non approfittano del pareggio a Venezia della Lazio. Le parole del tecnico rossonero Sergio Conceiçao nel postpartita di Dazn.

Sulla voglia della squadra: "Pavlovic ha caratteristiche di un giocatore guerriero, ci sono poi giocatori con caratteristiche diverse in rosa. Mi dispiace per i tifosi presenti per queste ultime partite della stagione. Se vediamo gli ultimi 12-15 gol subiti sono di errori non forzati dall'avversario, non di strategie o problemi di formazione. A volte mi chiedo come sia possibile. Oggi avremmo dovuto vincere 1-0 contro il Torino, abbiamo sbagliato il rigore e tante altre occasioni. Succedono momenti in cui dobbiamo essere più forti e lavorare su queste situazioni. Non è facile nemmeno per i giocatori, penso che il migliore in campo sia stato il portiere del Torino. Noi circa 30 tiri e il Torino 8-9, le statistiche sono queste. Dobbiamo essere più forti e migliorare queste cose".

Sulla sostituzione di Leao:"Il ragazzo non era al meglio e ci sono altri giocatori. Una scelta tecnica decisa da me, noi non puntiamo su uno solo, ma tutti sono importanti. Questo tipo di scelte dipendono dalla partita, non bisogna andare su formazioni o sostituzioni perché prendere gol così ridicoli fa soffrire qualsiasi squadra".

Sul 4-2-4 del secondo tempo: "Musah aveva il giallo e nel centrocampo era pericoloso perché il Torino si difendeva basso. Dovevo rischiare di vincere la partita e ho rischiato con giocatori più offensivi, sempre mantenendo l'equilibrio con Fofana e Tiji in mezzo; era importante come segnale per essere più presenti negli ultimi 30 metri".

Sulla contestazione dei tifosi alla squadra: "Hanno ragione veramente. Sono da 40 anni nel calcio, non serve aggiungere altro. È normale per un club grande come il Milan in cui le aspettative sono sempre grandi. Noi siamo uniti e lo siamo tutti insieme, senza distinzioni tra dirigenza, staff e squadra".