Conte loda l'approccio del suo Napoli e sottolinea la mancata sostituzione di Kvara
Il Napoli, reduce da ben sette vittorie consecutive, spera di proseguire la striscia positiva e di farlo anche in un big match come quello in programma domani all'Olimpico, contro la Roma. Antonio Conte, tecnico dei partenopei, ha parlato in conferenza stampa soffermandosi sulla sfida coi giallorossi e sulla fase finale del mercato, sottolineando la mancata sostituzione - almeno fino a oggi - di Kvaratskhelia. Queste le parole del tecnico:
"Mi isolo dal mercato o ogni tanto qualche ronzio avverto? Chi mi conosce sa benissimo che non mi isolo, cerco di partecipare a tutte le problematiche societarie e cercare di risolvere il problema. Cerco di essere parte attiva per dare la mia opinione per risolvere il problema nel migliore dei modi. I problemi si devono risolvere e non togliere" riporta AreaNapoli.
Il pensiero sul mercato: "Avevo detto che speravo che questo mercato mi restituisse una situazione dello stesso livello, abbiamo perso un giocatore importante come Kvara, ma oggi non è stato sostituito. Va bene tutto, ma non possiamo buttare fumo negli occhi. Kvara è un giocatore importante, è stato venduto per 75 milioni. Le altre uscite sono state rimpiazzate, l'uscita di Kvara ad oggi non è stata rimpiazzata. A livello oggettivo è uscito un campione da una rosa che ha fatto la prima parte del campionato. Dobbiamo dare comunque merito ai ragazzi che hanno conquistato 53 punti, questi ragazzi hanno voglia di crescere e di lavorare al di là delle difficoltà a prescindere anche che siamo pochi a livello numerico. Loro mi danno grandissima disponibilità, al momento guardo a quello che ho in casa e non quello che mi manca".
Sulla Roma: "E' una squadra con valori assoluti: ci sono giocatori come Dybala, Paredes, Mancini, Pellegrini, Ndicka, Svilar e tanti altri. E' una rosa completa. La Roma è cresciuta tanto con Ranieri, tra campionato ed Europa League in casa vengono da 7 vittorie consecutive. Allo stadio Olimpico esprime grande forza, i tifosi della Roma trascinano la squadra. Affrontiamo una signora squadra, noi l'abbiamo preparata al Roma. I giallorossi l'anno scorso sono arrivati davanti a no".
Ancora sul mercato: "Aspettiamo che termini il prima mercato e poi si possono trarre delle conclusioni. Personalmente sposta per poco, sono preparato a ogni evenienza. La nostra è una barca in navigazione, il comandante deve portare la barca al sicuro. Per me cambia poco, sta al club prendere alcune decisioni, io posso dire la mia se mi viene chiesto. Ho scelto di mettermi a disposizione del Napoli accettando anche delle situazioni. Il mercato del Napoli non sarà mai il mercato delle big perché ci sono dei parametri da rispettare economici e di stipendio, poi ci sono da convincere i calciatori. Noi dobbiamo rispettare determinati parametri rispetto ad altri club. Noi mettiamo la testa bassa e pedaliamo, questa è la realtà e non possiamo sovvertirla. Non possiamo lamentarci, dobbiamo portare la nave in porto".
I giorni liberi: "I calciatori si sono guadagnati tre giorni di riposo, se li sono meritati ed era giusto dargli questi tre giorni. Abbiamo ripreso subito con un doppio allenamento per non fargli dimenticare alcune cose! (ride nr). Io non sono uno che fa regali".
Obiettivi: "Questo è un gruppo che continuerà a voler crescere, questo è fuori da ogni dubbio. Questo è un gruppo mentalizzato, sono contento che il mercato stia finendo, chi gioca meno potrebbe avere qualche piccolo pensiero di andare altrove. Tutti quanti sono ben allineati e concentrati. Anche io sono stato calciatore e capisco tante cose. Ma tutti hanno scelto di restare al Napoli fino al termine della stagione. Noi dobbiamo tirare il meglio da tutti noi".
Approccio giusto: "Vedere ragazzi come Giovanni Simeone che mettono a rischio la propria faccia per recuperare un pallone oppure vedere Politano che non molla l'osso fino all'88esimo. Anche Ngonge e Gilmour hanno avuto l'approccio giusto giocando poco contro la Juventus. Tutti stanno crescendo a livello di mentalità, si deve crescere con il noi e non con l'io".