Conte, Mancini o Pioli, ma anche Zidane e Gasp: la Juve in estate punta su un big?

La Juventus ha deciso di rivolgersi a Igor Tudor per provare a chiudere la stagione in maniera dignitosa, magari con un quarto posto che le permetterebbe di prendere parte alla prossima Champions League e, soprattutto, di giovare degli introiti economici che essa garantisce. Tuttavia, la formula del contratto del tecnico croato suggerisce che si tratti solo di una soluzione di transizione e che l'anno prossimo sarà un altro il tecnico a sedere sulla panchina bianconera.
Il sogno Conte
Secondo La Gazzetta dello Sport, la Juve vorrebbe rilanciarsi con un allenatore dal nome e dal pedigree altisonanti. La suggestione porta ad Antonio Conte, tecnico che diede il via al filotto dei nove Scudetti consecutivi e che ha ancora un ottimo rapporto con la tifoseria nonostante l'esperienza all'Inter. Il problema è il contratto che lo lega al Napoli fino al 30 giugno 2027, un accordo che almeno per il momento non sembra voler rompere.
Le opzioni Mancini, Pioli e Gasperini
In estate potrebbe inoltre tornare di moda il nome di Roberto Mancini, già sondato dalla Juve per l'immediato post-Motta, salvo poi essere messo da parte in quanto l'ex CT della Nazionale avrebbe sì accettato di subentrare a stagione in corso, ma con la promessa della riconferma anche nel 2025-26. Stefano Pioli rappresenterebbe invece un buon compromesso tra esperienza con squadre top, proposta di gioco e pragmatismo. L'ex Milan è legato all'Al-Nassr fino al 30 giugno 2027, ma nel contratto è presente una clausola che gli permetterebbe di liberarsi a zero in estate. Potrebbe accendersi anche la pista che porta a Gian Piero Gasperini: il tecnico di Grugliasco non rinnoverà con l'Atalanta e potrebbe dire addio già a fine stagione; l'ipotesi di un ritorno in bianconero, dove ha allenato le giovanili a inizio carriera, potrebbe essere verosimile.
Più defilato Zidane
Non pare infine destinata a prendere quota la candidatura di Zinedine Zidane. Il francese non solo non allena dal 2021, ma è anche destinato alla panchina della nazionale transalpina, dato che dopo il Mondiale 2026 Didier Deschamps lascerà l'incarico.
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