Cosa rischiano i 12 giocatori indagati per scommesse illegali? Le possibili sanzioni

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Serie A / Nicolò Campo/GettyImages
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Il caso scommesse torna a scuotere il calcio italiano. Dopo le vicende che coinvolsero Fagioli e Tonali nell’autunno 2023, una nuova inchiesta ha messo sotto la lente d’ingrandimento dodici calciatori. Le indagini hanno portato al sequestro di 1,5 milioni di euro e a cinque misure cautelari, ma anche i giocatori coinvolti potrebbero incorrere in sanzioni in seno alla giustizia sportiva.

Cosa prevede la giustizia sportiva

L'art. 24 del Codice di Giustizia Sportiva recita: “Ai soggetti dell'ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA”. In caso di violazioni sono previste squalifiche non inferiori a tre anni e una multa di almeno 25 mila euro. Le sanzioni sono patteggiabili, come abbiamo visto per Fagioli e Tonali, puniti rispettivamente con 7 e 10 mesi di squalifica, ma tale possibilità viene negata quando si sfocia nell'illecito sportivo (cioè quando un giocatore scommette sulla propria squadra e influisce sul risultato della gara per trarre beneficio a sé stesso o ad altri).

La discriminante e le possibili sanzioni

A questo punto la domanda cruciale è una: su cosa hanno scommesso questi giocatori? Se le puntate riguardavano il calcio, rischiano le stesse sanzioni di Tonali e Fagioli, ma se si fossero limitati ad altri sport, come basket o tennis, rischiano solo sanzioni penali per aver usato piattaforme illegali, risolvibili con una semplice oblazione da 250 euro.


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