Crisi Fiorentina: il bicchiere mezzo pieno e il rischio di sopravvalutare il credito

Parole di Palladino che fanno discutere dopo un pareggio sofferto nonostante la superiorità numerica
Fiorentina v Torino - Serie A
Fiorentina v Torino - Serie A / Gabriele Maltinti/GettyImages
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"Abbiamo fatto più di 20 tiri, questo è il rammarico" o ancora "dobbiamo anche guardare il bicchiere mezzo pieno": l'atteggiamento scelto da Raffaele Palladino dopo il pari interno tra Fiorentina e Torino, un pareggio agguantato dai granata seppur in inferiorità numerica, ha sancito un ulteriore fattore di disappunto all'interno di un ambiente già insoddisfatto per la crisi di risultati palesata dai viola da un mese a questa parte.

Il racconto che inganna

Il tema della crisi e dei risultati in sé merita attenzione e non può essere aggirato, al contempo è evidente che i risultati passati generino un credito e che otto vittorie di fila abbiano giustamente modo di apparire una forma di "medaglia" sull'operato del tecnico. Il credito anche logico generato dai risultati non può però spingere verso una narrazione troppo morbida del presente, un discorso che si collega sì al periodo viola in senso più ampio ma che trae spunto soprattutto dal pari contro il Torino, un pari che "sa di sconfitta" ma che risulta assolutamente in linea con quanto emerso in campo, senza inganni del caso e senza fatalità da tirare in ballo.

Raffaele Palladino
Palladino / Gabriele Maltinti/GettyImages

Il racconto offerto da Palladino nel post-partita lascia immaginare, del resto, il classico copione della partita condotta in superiorità numerica (e in vantaggio) che si chiude con un risultato diverso dal successo: tante occasioni, sensazione di dominio, avversari arroccati e pronti a ripartire alla rinfusa. Eppure il secondo tempo di Fiorentina-Torino ci racconta qualcosa di differente: ciò che rimane è la capacità granata di annientare il peso dell'inferiorità numerica, di trarre fiducia da ogni duello vinto, di non abbassarsi anche quando la prudenza lo avrebbe richiesto.

Una squadra che si specchia

Un vantaggio psicologico che spetta a chi ha tutto da guadagnare rispetto a chi, come la Fiorentina attuale, ha tutto da perdere: la sensazione era quella di una Fiorentina patologicamente compassata, spinta verso il ragionamento e la riflessione come armi per resistere, una squadra appoggiata sul vantaggio e sulla superiorità numerica. Lo si è visto nella superficialità delle giocate e nella sufficienza con cui la squadra ha risposto ad un Toro aggressivo, positivamente arrogante, coraggioso e assolutamente in grado di meritare il pareggio (anche se figlio di un doppio errore individuale).

Gvidas Gineitis
Esultanza granata / Image Photo Agency/GettyImages

Così come risultata deleterio vivere l'esonero di Palladino come una potenziale manna dal cielo, soprattutto se per puntare su potenziali "traghettatori", occorre una buona dose di realismo e di onestà intellettuale per avvicinarsi alla comprensione di un problema e - va da sé - alla sua possibile soluzione. Senza specchiarsi nel credito acquisito per le cose passate.

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