Crolla la Juventus al Tardini: Pellegrino regala una vittoria salvezza al Parma
- La squadra di Tudor si arrende a quella di Chivu
- Decide Mateo Pellegrino nel recupero del primo tempo

La Juventus al Tardini per continuare a correre verso la Champions League. Igor Tudor sceglie di proseguire con il solito 3-4-2-1 con il trio difensivo formato da Kalulu, Veiga e Kelly a proteggere Di Gregorio. Locatelli e Thuram sono in regia, con McKennie largo da quinto a destra e Cambiaso nella stessa posizione sull'altra fascia. Il tridente atipico è composto da Nico Gonzalez leggermente aperto sul centro-destra, Kolo Muani sul centro-sinistra, e Vlahovic come terminale offensivo.
Chivu presenta un Parma quasi a specchio della Juventus, con Suzuki fra i pali e Leoni, Vogliacco e Valenti nel trio difensivo. Ad agire come quinti ci sono i soliti terzini Delprato e Valeri, mentre la mediana a tre è organizzata da Bernabé, Keita e Sohm. In avanti l'allenatore crociato sacrifica i trequartisti per far spazio alla coppia pesante Bonny-Pellegrino.
Le formazioni ufficiali di Parma-Juventus
Parma (3-5-2): Suzuki; Leoni, Vogliacco, Valenti; Delprato, Keita, Bernabé, Sohm, Valeri; Bonny, Pellegrino. Allenatore: Cristian Chivu
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Nico Gonzalez, Kolo Muani; Vlahovic. Allenatore: Igor Tudor
La chave tattica della partita
La sfida inizia con una Juventus propositiva, che si presenta in avanti nel primo minuto di gioco con una conclusione subito molto pericolosa di Manuel Locatelli. Tiro che rappresenterà l'unica vera occasione di un primo tempo tutt'altro che brillante dei bianconeri. I ritmi si abbassano subito e, nonostante Chivu sia costretto al doppio cambio al decimo minuto (fuori Bernabé e Vogliacco per Estevez e Hainaut), il Parma riesce a chiudere tutti gli spazi e chiudere gli spazi agli attaccanti ospiti, inglobando soprattutto Dusan Vlahovic nella marcatura di Leoni.
L'occasione che sblocca il match arriva, ed è per i padroni di casa nei minuti di recupero. La sfera gira da Sohm fino a Valeri, che dalla trequarti sinistra è bravissimo a prendere le misure del cross; Kelly è in ritardo e Mateo Pellegrino gli salta sopra con uno stacco imperioso che termina all'incrocio dei pali e beffa un impotente Di Gregorio. La prima frazione si chiude con il vantaggio a sorpresa dei crociati, che guardano con occhi di speranza un risultato importante per la salvezza.
Al rientro in campo altre due novità, una per parte. Tudor lascia nello spogliatoio Vlahovic (infortunato) per inserire Conceiçao, mentre Chivu toglie il subentrato Estevez per Hernani Jr. A suonare la sveglia per i bianconeri sono i mancini Conceiçao e Nico Gonzalez, ma con iniziative che non si trasformano mai in tiri in porta. Il Parma non sta a guardare e si propone pericolosamente con un contropiede di Sohm, il cui mancino è troppo debole per superare Di Gregorio.
La Juventus ci prova con un'inerzia che pende solo leggermente a suo favore e che porta il Parma ad abbassarsi negli ultimi dieci minuti di gara. È un piano studiato che porta la formazione di Chivu a non subire gli attacchi bianconeri, difendendo il risultato in modo grintoso e ordinato. Al 95° arriva una sentenza bruciante per la squadra di Tudor che si deve arrendere alla vittoria salvezza a sorpresa del Parma. La Juventus rallenta, con il Bologna che si prende il quarto posto e la Lazio che raggiunge i bianconeri al quinto.
L'episodio della partita
Non un episodio, ma 90 minuti in cui la Juventus non è stata in grado di produrre materiale pericoloso, sfruttando nel peggiore dei modi un'occasione importantissima per la Champions League. Le vittorie di Atalanta, Bologna, Lazio, Roma e Fiorentina nello stesso turno complicano un cammino che sembra aver preso la giusta direzione per i bianconeri dall'arrivo in panchina di Igor Tudor.
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