Da esubero a jolly prezioso: McKennie tra nuova centralità e rinnovo con la Juve
L'arrivo di un nuovo allenatore fa sì che certe situazioni, apparentemente indirizzate e chiare, cambino radicalmente direzione: cambi di rotta che si riflettono anche sul mercato e sui destini di un singolo, in questo caso si parla di un elemento versatile come Weston McKennie.
McKennie prezioso: il timbro del rinnovo
Non è un mistero che Thiago Motta abbia un debole per quei calciatori in grado di ricoprire più ruoli: centrali utilizzabili anche in fascia, esterni da impiegare in modo alternato a destra o a sinistra oppure - considerando lo statunitense - un vero e proprio jolly in grado di colmare anche lacune e assenze con cui la Juve ha avuto a che fare. Un'estate vissuta da potenziale esubero, con annesse voci di mercato, si è tramutata in qualcosa di profondamente diverso col passare dei mesi e delle partite: dalla sedicesima giornata McKennie è sempre stato titolare e sistematicamente in ruoli diversi, in base alle esigenze di Thiago Motta.
Una centralità sorprendente su cui si sofferma oggi Tuttosport, un ruolo prezioso testimoniato anche simbolicamente dalla fascia di capitano indossata contro il Benfica. McKennie come nuova pedina cruciale, senza più spifferi di mercato: uno scenario che potrebbe portare al rinnovo e a una permanenza prolungata in bianconero, con tanto di dialoghi già avviati per arrivare a un accordo fino al 2028 con ritocco dell'ingaggio (rispetto ai 2,8 milioni guadagnati attualmente).