Dai 3 big della rosa alla rivoluzione manageriale: le figure del Milan sotto esame

Sono giorni di valutazioni quelli che sta attraversando il Milan dopo l'eliminazione della Champions League, avvenuta martedì sera contro il Feyenoord e destinata a pesare sul bilancio della stagione. Già, perché nessuna testa è destinata a saltare nell'immediato, con una Coppa Italia ancora alla portata e un quarto posto ancora da conquistare. Proprio quest'ultimo è considerato un obiettivo di primaria importanza da RedBird, che non sarebbe per nulla contento di dover rinunciare agli importanti introiti della principale competizione europea. Se i rossoneri non dovessero partecipare alla prossima Champions, allora sì che qualcuno dovrà fare le valigie.

Dal tecnico ai leader dello spogliatoio

Come accade sempre in queste situazioni, l'allenatore è l'osservato speciale. Dopo la vittoria in Supercoppa Italiana e un mercato in cui è stato accontentato in tutto e per tutto, gli ultimi risultati hanno compromesso la posizione di Sergio Conceiçao, la cui conferma in panchina dipende al 100% dal quarto posto.

Naturalmente, a scendere in campo sono i giocatori, e in particolare la proprietà si aspetta una reazione da parte dei leader del gruppo, ossia Theo Hernandez, Mike Maignan (sui quali gravano gli errori che sono costati l'eliminazione dalla Champions) e Rafael Leao. Per ognuno di loro non bisogna escludere a priori la cessione in estate.

Cambi anche in dirigenza?

Così come non bisogna escludere la possibilità di un rinnovamento della dirigenza. Come riferisce infatti il Corriere dello Sport, il contratto di Geoffrey Moncada scade a giugno e la proprietà starebbe pensando di non rinnovarlo, inserendo nell'organigramma societario un direttore sportivo, ruolo rimasto scoperto dopo l'addio di D'Ottavio. Per tale posizione, l'idea sarebbe quella di rivolgersi a un uomo di campo con una certa esperienza.