Del Piero vede una Juve da Scudetto e parla di un possibile ingresso in dirigenza

Alessandro Del Piero
Alessandro Del Piero / Nicolò Campo/GettyImages
facebooktwitterreddit

Sebbene le loro strade si siano allontanate da tempo, il legame tra Alessandro Del Piero e la Juventus rimarrà per sempre indissolubile. Ecco perché quando l'ex capitano parla della Vecchia Signora tutti, dai tifosi agli addetti ai lavori, ci tengono a conoscere la sua opinione. In vista del match contro la Fiorentina, Del Piero ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport per commentare i principali temi in ottica bianconera, tra cui quello ricorrente circa un suo possibile ingresso in dirigenza.

Un bilancio sulla prima parte di stagione della Juve:
"La Juve sta attraversando un momento di cambiamento. Le cose sono andate bene all’inizio e poi ci sono stati questi pareggi che hanno fatto parlare perché sono stati molti. Con ultima vittoria (2-1 a Monza, ndr) però l'ambiente si è rinvigorito. E anche in Champions le cose stanno andando abbastanza bene".

Qualche difficoltà è normale quando c’è un cambio di allenatore? Lei ne ha vissuti molti in carriera di avvicendamenti in panchina...
"Ho vissuto cambi di allenatore che sono andati bene e altri che sono andati male. La realtà è che le aspettative alla Juventus sono alte. Sempre. È inutile girarci intorno. La storia ha un suo percorso e un suo peso. Questo vale per la Juventus e anche per il Milan che sta attraversando un momento simile. Si parte sempre con la voglia di fare qualcosa di più perché i cambiamenti portano entusiasmo, ma se i risultati non arrivano, c'è rammarico. È normale... La storia della Juve è questa e non la inventiamo noi adesso. La stagione però è iniziata da pochi mesi e di tempo davanti ce n'è molto".

Thiago Motta come allenatore le piace?
"Come tecnico non l'ho mai avuto e quindi non posso parlare di lui. In compenso l'ho sfidato tante volte da calciatore. Molto tignoso, ma aveva soprattutto grandi capacità tecniche e una notevole visione di gioco. Se trasporta dal campo alla panchina le sue qualità sarà... tanta roba".

Il numero 10 sulle spalle di Yildiz le piace?
"Sì, mi piace. È bravo".

Quali sono le sue favorite?
"Di favorite non ne ho. Il fatto che ci sia molta competitività ed equilibrio però è positivo per la spettacolarità e l'interesse del torneo. In Europa di campionati così combattuti in questo momento non ce ne sono tanti. L'Inter è in alto dove però ci sono anche l'Atalanta e il Napoli, che ha le sue chances. Vediamo quello che succede".

E poi per lo scudetto c’è anche la Juventus?
"La Juventus è lì...".

I tifosi prima o poi la rivedranno alla Juventus da dirigente?
"Alla Juve sono stato diciannove anni e sono stati unici. È stata una storia d’amore incredibile e con i tifosi il feeling è stato incredibile. Ne sono orgoglioso. Per il resto guardo al futuro con positività perché è il mio modo di essere". 

feed