Diritti TV e nuovi target da conquistare: le ricette di De Siervo per la Serie A

Luigi De Siervo, AD della Lega di Serie A, ha parlato al Corriere dello Sport dei temi chiave per il rilancio del calcio italiano all'interno di un panorama mutevole come quello europeo, con la nuova Champions League e il discorso dei diritti TV come criticità da affrontare anche in prospettiva futura. Queste le sue parole:
"La crescita non è a saldo zero per le principali leghe, soprattutto per quanto riguarda i diritti all’estero. Il rischio è che i campionati nazionali diventino residuali. Qualcuno pensa che non dovrei preoccuparmi?".
Il tema dei diritti TV: "Il mercato dei diritti tv del calcio sta affrontando un momento di saturazione e razionalizzazione a livello internazionale. Per mantenere i propri valori, la Premier ha dovuto offrire il 20% in più di partite, per non parlare delle difficoltà riscontrate perfino dalla Fifa per la vendita del Mondiale per club di giugno".
Le novità in ballo: "Ma restiamo positivi perché nel lungo periodo potranno entrare sul mercato altri attori e nuove tecnologie. Siamo ormai in un’epoca in cui gli scenari mutano di continuo. Come Lega abbiamo avviato un processo di insourcing di determinate competenze per individuare nuove opportunità che possano catturare l’attenzione delle future generazioni".
La Lega si è mossa in ritardo: "La Lega avrebbe dovuto muoversi vent’anni fa, ma negli ultimi tempi ci siamo attrezzati e oggi il prodotto è più forte, più attenta è la cura dei contenuti che non è delegata a terzi. La Lega si è rimessa in moto e corre veloce. Il risultato ottenuto con i diritti nazionali non ha eguali altrove, Premier a parte. Soffriamo all’estero, questo sì".
Il futuro dei diritti TV: "Sfrutteremo al massimo le potenzialità del mercato, oggi all’interno della Lega c’è una nuova consapevolezza e il tema delle risorse per il futuro è sempre attuale e discusso. Conosco bene la realtà delle cose, per due anni e mezzo sono stato consulente per Infront e da sei anni sono ad, la visione della Lega è molto chiara a tutti".
Nuovi target da intercettare: "Stiamo lavorando per cercare di intercettare e interessare tutti i target e i profili. Le operazioni Fantacalcio e Kings League vanno in questa direzione, potrei farle mille esempi di cross market. Il Fantacalcio interessa 4 milioni e mezzo di utenti attivi. Anche sul piano sportivo qualcosa è cambiato".
Livello deludente delle partite? "I numeri dicono altro, abbiamo il record di presenze allo stadio, l’audience segna un calo del 4% senza considerare l’incidenza della pirateria. Gli ultimi sviluppi della piattaforma Piracy Shield ci confortano poiché consentono alle forze dell’ordine di individuare il singolo utente e, soprattutto, di sanzionarlo per il reato che commette a danno di tutto il sistema. Multe, non minacce: si va in tasca ai pirati, alcuni dei quali sono nomi noti".
Rapporto con la FIGC: "È cambiato anche il rapporto tra Lega e Figc, abbiamo lo stesso obiettivo, la valorizzazione del calcio italiano".
La Serie A in TV: "Dal punto di vista tecnico lo storico gap nella digitalizzazione del Paese è stato superato solo quando si è reso necessario lo sviluppo delle infrastrutture di rete per permettere la visione fluida del prodotto live delle gare di campionato. Dal punto di vista editoriale ciascun licenziatario lo racconta secondo il proprio dna. Noi vorremmo sempre più investimenti nel prodotto tv da parte dei broadcaster perché i tifosi possano godere di un prodotto sempre più accattivante. Per questo motivo abbiamo deciso di sperimentare nuovi paradigmi di racconto, attraverso la nascita di Radio TV Serie A. Siamo partiti da un canale che può essere ascoltato 18 ore al giorno via radio in auto o via web, per trasformarla in una tv vista gratuitamente su Dazn e sui nostri siti e app".