Doppia tegola per la Fiorentina: come ovviare all'assenza di Kean e Dodò?

Dodò e Kean
Dodò e Kean / Gabriele Maltinti/GettyImages
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La Fiorentina si trova a fronteggiare due questioni più che mai delicate proprio in un momento cruciale della stagione, con l'obiettivo di conquistare un posto in Europa e di arrivare ancora una volta in finale di Conference League dopo le sconfitte delle scorse stagioni. La sfida contro l'Empoli vedrà i viola costretti a fare a meno di due punti fermi assoluti di questa stagione, sia per minutaggio che per capacità di incidere: Moise Kean e Dodò saranno fuori causa domani, il primo per motivi personali che lo hanno visto recarsi a Parigi e il secondo per un'operazione di appendicite.

Fiorentina senza Dodò e Kean: le soluzioni

Il brasiliano ha voluto rassicurare tutti via social ma è evidente che il rientro non possa essere rapidissimo: Palladino deve comunque valutare le contromisure e non ha in rosa un sostituto vero e proprio da schierare come quinto a destra. L'assenza potrebbe andare anche oltre l'Empoli, Dodò potrebbe saltare anche l'andata col Betis, con la speranza poi di rientrare con la Roma il 4 maggio all'Olimpico.

Quali possibilità ci sono per sostituire il brasiliano? Sostanzialmente, immaginando una conferma del 3-5-2, si potrebbe immaginare un impiego di Parisi a destra - così come accaduto a partita in corso in altre occasioni o con Italiano lo scorso anno - oppure la possibilità di sfruttare il jolly Folorunsho come esterno a tutta fascia, sempre sulla destra. Secondo il Corriere Fiorentino è verosimile che sia proprio quest'ultima ipotesi quella percorsa da Palladino.

Per quanto riguarda l'attacco, dato il perdurare dell'assenza di Kean, si va verso la conferma della coppia composta da Gudmundsson e da Beltran, con Zaniolo come arma da sfruttare a partita in corso proprio come nella vittoriosa trasferta di Cagliari. Più complesso immaginare un passaggio al 4-2-3-1, data la continuità che i viola hanno saputo trovare nell'ultimo periodo con la difesa a tre e con un centrocampo più folto come quello composto da Mandragora, Cataldi e Fagioli.

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