Doppio Frattesi e Lautaro, tutto nella ripresa: 3-0 dell'Inter sull'Empoli in dieci
Il Napoli non si ferma più e per le inseguitrici è un imperativo vincere, per limitare la fuga di Conte: l'Inter, dopo l'assurdo 4-4 nel derby d'Italia, riparte dal Castellani e trova un Empoli fin qui tutt'altro che morbido. Pericolosi in contropiede al 6' gli azzurri, Solbakken si invola verso Sommer e incrocia col destro ma lo svizzero para agevolmente. Vasquez, dall'altra parte, si supera sulla punizione di Dimarco deviata da Ismailj e manda in corner con un gran riflesso al 12'.
Al 20' l'Inter s'illude con Darmian, il suo gol viene però annullato per un controllo di mano prima del tiro. Al 31' episodio potenzialmente chiave: Goglichidze entra su Thuram col piede torppo alto, Marchetti opta per il giallo ma poi si ricrede grazie al VAR ed espelle il georgiano. Dimarco è un fattore su calcio piazzato: prova a impegnare Vasquez da lontano ma il portiere di proprietà del Milan è ancora reattivo. Lautaro ha l'ultima occasione del primo tempo: sfiora di testa ma il pallone si perde sul fondo.
L'Empoli sembra in partita, in avvio di ripresa, ma l'Inter passa: Bastoni apre per Darmian, sponda per Frattesi che col sinistro (deviato da Viti) beffa Vasquez. Il gol dà fiducia ai nerazzurri che cercano il raddoppio: Darmian crossa per Thuram, colpo di testa fuori di poco. L'Inter mette al sicuro il risultato e lo fa ancora con Frattesi al 87': Barella lancia Lautaro che di prima serve la mezzala, destro preciso e 2-0 nerazzurro. Lo stesso Lautaro si mette poi in proprio al 79': diagonale mancino su appoggio di Barella, altruista nel lanciarlo verso il 3-0 definitivo che permette ai nerazzurri di portarsi a -4 dal Napoli.
La chiave tattica
L'Inter percorre la strada del possesso, un possesso piuttosto lento in avvio, mentre l'Empoli prova subito ad andare rapidamente in verticale non appena recupera palla. Si sottolinea come l'Inter parta spesso dal basso con Bisseck, il più libero di toccare palla e con tanto spazio a disposizione. Col passare dei minuti il possesso nerazzurro si fa meno sterile e l'Inter spinge con pericolosità soprattutto coi due quinti, veri e propri attaccanti aggiunti. A metà campo Barella e Mkhitaryan si alternano nel fare le veci di Calhanoglu, abbassandosi a turno ad agire da registi.
La superiorità numerica nerazzurra permette agli uomini di Inzaghi di avanzare il raggio d'azione e di piazzarsi sulla trequarti avversaria, trovando però un Empoli compatto in copertura. Il vantaggio permette ai nerazzurri di abbassare i ritmi e di diventare ancor più padrona del campo, senza rischiare più niente e controllando il gioco agevolmente (ancor di più dopo il raddoppio), affidandosi a forze fresche a metà ripresa. Finale a ritmo ovviamente basso, partita ampiamente chiusa già dal 2-0 di Frattesi.
L'episodio del match
I valori tecnici lasciavano immaginare quel che effettivamente è successo, un'Inter padrona del campo e un Empoli proiettato sul contropiede e sulle ripartenze. Nel primo tempo il copione è effettivamente questo, la superiorità numerica per espulsione di Goglichidze permette però ai nerazzurri di avanzare il raggio d'azione e di prendere coraggio: il rosso diretto ai danni del georgiano è chiaramente un punto di svolta della sfida, data la compattezza difensiva dimostrata per larghi tratti dagli uomini di D'Aversa.
Il migliore in campo
Frattesi - Partita dai due volti per la mezzala nerazzurra, nel primo tempo fa tanto lavoro oscuro e non riesce ad esaltarsi in quello che è il punto forte del suo repertorio, l'inserimento. Nella ripresa però sale in cattedra e mette il proprio timbro decisivo sulla sfida: prima col sinistro la mette all'incrocio, con deviazione di Viti, poi di destro chiude di fatto il match approfittando di una sponda intelligente di Lautaro. La solita minaccia, un attaccante aggiunto capace di individuare lo spazio giusto per far male.