Dorgu ha le stimmate del campione: le parole di stima, il profilo e chi lo vuole
Quando molti addetti ai lavori convergono sulla valutazione di un calciatore, probabilmente non si tratta di mera propaganda al fine di accrescerne il prezzo di mercato, o non solo. Nel caso di Patrick Dorgu potremmo essere davanti a un calciatore diverso dagli altri, per un mix di fattori che rendono, a 20 anni, già unico nel Lecce e, per la sua caratteristica di poter avanzare e abbassare indifferentemente la posizione in campo, quasi unico anche nel contesto del calcio italiano.
Le parole su Dorgu
Tante ed espresse da chi lo ha conosciuto da vicino. A risaltare sono quelle di Pantaleo Corvino in una recentissima intervista al Corriere dello Sport; il DS del Lecce, scopritore di tanti talenti in carriera ha affermato che Dorgu "ha le stimmate del campione. Non gli manca nulla". Qualcosa ovviamente, vuoi per la giovane età vuoi per i primi esperimenti continuativi da calciatore avanzato, gli manca, ma il messaggio è abbastanza chiaro.
Torniamo a Roberto D'Aversa, che oggi guida con successo l'Empoli, ma che un anno fa sedeva sulla panchina del Lecce e gli regalava l'esordio in Serie A contro la Lazio (20 agosto 2023). Queste le sue affermazioni in seguito alla gara con il Milan (11 novembre 2023): "E' un giovane, l'anno scorso giocava in Primavera e ha qualità importanti. Sta crescendo molto e per lui vedo un futuro roseo come per altri giovani. [...] Contro la Lazio e contro la Juventus aveva fatto grandi partite, stasera ha dimostrato di essere un giocatore importante, lavoriamo affinché queste giovani promesse diventino giocatori affermati. Mi auguro che possa fare lo stesso percorso di giocatori come Dimarco e Bastoni. Nel calcio non ci sono età, ci sono i giocatori forti e quelli meno forti, lui fa parte dei giocatori forti".
Poi venne Luca Gotti, esonerato un paio di giornate fa in seguito all'avvio complicato dei pugliesi: "Credo che madre natura sia stata particolarmente clemente. È nato per giocare a calcio e tutto per lui è facile. Ha doti tecniche, fisiche, forza e serenità mentale. Sembra costruito per giocare a calcio". Parole al miele alle quali si aggiungono quelle dell'ex CT ad interim della Danimarca Lars Knudsen, che l'ha portato nella Nazionale maggiore regalandogli l'esordio a settembre: "Patrick è cresciuto e si è comportato molto bene. Pur essendo giovane ha dimostrato di essere cresciuto molto in Serie A. Per me è impressionante considerando che ha intrapreso il passaggio dalla Primavera del Lecce alla Serie A da giovanissimo" - e ancora - "Lui compie 20 anni quest’anno, ha una qualità altissima in tutto quello che fa…Poi è molto veloce e forte sia fisicamente che tecnicamente. Delle volte sembra semplicemente avere una marcia in più degli altri, come abbiamo potuto vedere contro la Svizzera ieri sera".
Più di un terzino
Che sia più di un semplice terzino ormai lo dicono anche le sue statistiche principali. Nella corrente stagione del Lecce ha giocato 10 partite da ala, ruolo ricoperto e alternato a quello di quinto; ruolo nel quale si è espresso anche in Nazionale, dove ha bagnato l'esordio con la Danimarca con un gol alla Svizzera risalente al 5 settembre scorso (in Nations League).
Le capacità di Patrick Dorgu di operare su tutta la fascia lo rendono simile a pochi profili nel calcio contemporaneo e del passato. Un giocatoe che può essere definito esterno senza ulteriori accezioni a chiarire la sua posizione in campo. Gotti aveva parlato di lui come un 'tuttocampista' e i motivi appaiono ora chiari a tutti. L'esterno danese sa giocare a piede invertito e creare pericoli rientrando sul mancino, ha imbarazzanti doti atletiche che gli permettono di superare chiunque in velocità e prendersi il fondo ed è anche molto abile nel gioco aereo. Ha un tiro potente e una forza fisicache gli consente di recuperare in fretta la posizione e diventare scomodo anche contro avversari più dotati di lui. Un mix di caratteristiche alle quali, se all'evoluzione anagrafica affiancherà il miglioramento decisionale in alcune scelte e una maggiore precisione nelle giocate, potrebbe renderlo un profilo interessante a tutte le latitudini.
I club interessati
Oggi lo vediamo agire, anche con Giampaolo, come esterno destro e i club maggiormente interessati a lui sembrano attualmente essere il Napoli di Antonio Conte, il Chelsea e il Tottenham, con il monitoraggio di altre squadre italiane come Milan e Juventus. Il ruolo con il club partenopeo sarebbe quello di quinto di centrocampo, in un arretramento di posizione (rispetto a quello odierno) che sarebbe inversamente proporzionale all'alzare il livello.
Che sia il nuovo Hakimi, il nuovo Theo o, per sognare in grande, il nuovo Bale è ancora presto da capire. I fari dei riflettori si sono ormai da tempo accesi per illuminare le sue giocate e lui, nel difficile avvio di stagione del Lecce, ha risposto caricandosi i pugliesi sulle spalle e segnando 3 dei 7 gol della squadra a referto nella corrente Serie A. Una crescita impressionante che lo sta rendendo ingombrante in giallorosso e che, salvo clamorosi cali di rendimento, lo porterà presto in un Top Club.