Dybala al centro della Roma: la missione di Ranieri (con finestra sul futuro)
L'arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma ha fatto sì che tanti temi interni al contesto giallorosso, in un momento di crisi, trovassero nuovi spunti e nuove chiavi di lettura: non sono pochi i casi con cui fare i conti (da Hummels inutilizzato ai senatori criticati dalla piazza) ma il nome cardine è quello di Paulo Dybala, pensando al presente ma di conseguenza anche al futuro (e al contratto).
Il discorso contrattuale, come noto, fa sì che con almeno 50% delle partite giocate per almeno 45 minuti scatti il rinnovo fino al 30 giugno 2026 (il contratto scadrà altrimenti nel giugno 2025). Ranieri ha già fatto capire di non farsi minimamente condizionare da valutazioni sul contratto e sul futuro, da idee che esulino dal richiamo delle prossime partite: Dybala è una risorsa tecnicamente fondamentale e se starà bene sarà in campo.
Dybala al centro: presente e futuro
Ranieri ha anche spiegato quanto voglia valorizzare Dybala nelle sue caratteristiche principali, nella sua capacità di far la differenza in fase offensiva, senza ancorarlo a compiti di sacrificio come accaduto nelle ultime uscite. La Gazzetta dello Sport definisce "incerto" il futuro di Dybala (rispetto a situazioni ormai più segnate come quella di Paredes) e rinvia il discorso sul futuro, Il Messaggero ribadisce invece quanto Dybala debba tornare al centro della Roma, nei piani di Ranieri, dopo mesi fatti di dubbi e voci. Non, dunque, un fuoriclasse scomodo e costoso ma una risorsa cruciale, anche con la possibilità di arrivare al famoso rinnovo tante volte indicato come indesiderato dalla proprietà.
Dan Friedkin ha capito, nel confronto con Ranieri, quanto il tema contrattuale non possa essere posto come valutazione (tantomeno come veto) a priori: se la Joya starà bene giocherà e, giocando, potrebbe arrivare anche al rinnovo. La missione di Ranieri, una delle principali, riguarda dunque il recupero di Dybala e il ritorno dell'argentino al centro della Roma non solo per generosità - quella non è mai mancata - ma dal punto di vista squisitamente tecnico, risultando decisivo con gol, assist e giocate di qualità.