Dybala show e Pisilli a chiudere: Roma agli ottavi di Europa League, 3-2 sul Porto

Le polemiche dell'andata da lasciarsi alle spalle e tanta voglia arrivare agli ottavi (con la Lazio o con l'Athletic). Dopo cinque minuti la Roma è già pericolosa: cross di Celik e Pellegrini, di testa, non trova lo specchio. Il capitano giallorosso poi serve Shomurodov con un cross dalla trequarti, l'uzbeko colpisce di testa, conclusione però debole e fuori misura al quarto d'ora. I giallorossi riescono ad arrivare al cross agevolmente ma non finalizzano, il Porto dal canto proprio è cinico e passa alla prima occasione: disimpegno sbagliato di Svilar che poi recupera, un rimpallo fortunoso permette però a Omorodion per inventarsi una rovesciata che sancisce lo 0-1.
Il Porto dopo il gol prende fiducia ma Dybala si carica la squadra sulle spalle e, dopo uno scambio di prima in area con Shomurodov, supera Diogo Costa con un tocco morbido. Ma non basta: Dybala show, controllo nello stretto sinistro micidiale sul primo palo per il 2-1. A fine primo tempo giallorossi sfiorano anche il 3-1 ma Diogo Costa salva su Mancini, con Otavio provvidenziale poi sulla linea. In avvio di ripresa un episodio chiave: reazione rabbiosa di Eustaquio su Paredes, interviene il VAR e rosso diretto per il canadese.
Roma con l'uomo in più e a un soffio dal 3-1: prima Shomurodov spreca da ottima posizione, poi Angelino sfiora il palo con un diagonale minaccioso. L'asse Angelino-Dybala funziona: cross tagliato per la Joya, sinistro alto sulla traversa. Al 70' grande rischio per la Roma: Omorodion supera Ndicka e s'invola verso Svilar, colpendo però il palo. Si tratta solo di un momento di flessione però: all'84' Pisilli chiude i conti con un destro al volo su cross di Angelino, dopo un'apertura illuminante di Dybala. L'autorete di Rensch nel recupero non cambia niente: Roma agli ottavi, aspettando il sorteggio.
La chiave tattica
Prima fase all'insegna dell'equilibrio, la Roma riesce a controllare agevolmente gli attacchi del Porto e a scambiare con qualità a metà campo, allargando poi su un Angelino minaccioso coi suoi cross. Gli uomini di Anselmi alterano possesso da dietro a giocate in profondità su Omorodion, non mancano errori in disimpegno con pressione efficace dei giallorossi sulla trequarti avversaria. Col passare dei minuti l'inerzia del match sembra giallorossa, il Porto prova a ripartire ma non è efficace grazie al pressing puntuale della Roma: il gol ospite è una doccia fredda lo shock è passeggero.
I giallorossi riescono infatti a reagire prima dell'intervallo, senza disunirisi e senza cedere alle provocazioni, affidandosi alle giocate di un Dybala in stato di grazia. Nella ripresa il rosso a Eustaquio mette in difficoltà il Porto, costretto ad attaccare ma frenato dall'inferiorità numerica e da una Roma in fiducia e ordinata nel possesso, sempre pronta ad affidarsi alle sgroppate di Angelino a sinistra e a un Dybala in stato di grazia. Il Porto resta in partita e si affida alla velocità di Omoroidon, capace di mettere in difficoltà Ndicka, ma ogni minuto che passa avvicina la Roma al traguardo e toglie forza propulsiva agli uomini di Anselmi, definitivamente stesi dal 3-1 di Pisilli.
L'episodio del match
Il gol di Omoroidon, sugli sviluppi di un errore di Svilar, rischiava di compromettere la sensazione di controllo espresso dalla Roma: è evidente che il micidiale uno-due firmato Dybala rappresenti un punto di svolta della sfida, due gol di pregevole fattura (esterno morbido di sinistro e un mancino velenoso sul primo palo) in grado di dare la spinta decisiva dopo l'inciampo precedente. Anche il rosso diretto a Eustaquio rappresenta un momento chiave, tale da togliere fiducia al Porto e di permettere alla Roma di gestire il vantaggio con minore affanno.
Il migliore in campo
Dybala - Partita sontuosa della Joya, anche al di là della doppietta firmata nel primo tempo. Finalizza ma fa anche da direttore d'orchestra, offre palloni perfetti ai compagni e riesce a gestire il possesso nonostante la marcatura spesso aggressiva dei portoghesi. Il tocco morbido dell'1-1 e il velenoso mancino del 2-1 hanno un ruolo chiave per ribaltare la sfida e dare fiducia alla squadra, nel finale l'azione del 3-1 parte da una sua apertura perfetta, di prima, per Angelino (altro autore di un'ottima prestazione).
feed