Eldor Shomurodov, da esubero a risorsa preziosa per Ranieri e la sua Roma

Oggi Eldor Shomurodov è una risorsa importante per la Roma di Claudio Ranieri. In alternativa ad Artem Dovbyk, insieme all'attaccante ucraino o a gara in corso per modificare caratteristiche e peso dell'attacco giallorosso. Giunti a 7 partite dal termine della stagione sportiva, la punta uzbeka ha collezionato 30 presenze condite da 6 gol e 2 assist in tutte le competizioni. 21 di queste sono arrivate a gara in corso per un totale di circa 1000 minuti, e ben 20 sotto la guida del tecnico che l'ha valorizzato anche nella passata stagione a Cagliari.
Un percorso in crescendo
Torniamo però a qualche mese fa, precisamente agli albori di una stagione sulla quale i tifosi giallorossi avevano attese ben diverse. Nella prima allo Stadio Olimpico, Daniele De Rossi schiera una formazione non completata dal mercato e, dopo un approccio complicato, si ritrova sotto di due reti in casa con l'Empoli. A poco dal termine entra proprio Eldor Shomurodov, in procinto di essere ceduto altrove, e non solo sigla il gol che accorcia le distanze, ma sfiora in un paio di occasioni un pareggio che alla fine non arriverà.
È il segnale che convince la Roma a trattenerlo nonostante l'ingombrante presenza di Artem Dovbyk, e a procedere con lo scambio di prestiti Saelemaekers-Abraham con il Milan. Shomurodov resta, ma con l'arrivo di Ivan Juric cala istantaneamente, in circa due mesi incomprensibili che mostrano gli errori della dirigenza; poi, come accaduto per altri dei suoi compagni (Paredes, Hummels) l'esonero del tecnico croato e il ritorno nella Capitale di Claudio Ranieri modificano in positivo la situazione. La Roma torna a brillare e l'uzbeko ad avere un ruolo che da marginale è diventato sempre più importante nel 2025.
L'assist nel ritorno di Playoff di Europa League contro il Porto, il gol al 93° dell'andata degli Ottavi di Finale all'Athletic Bilbao in grado di incendiare lo Stadio Olimpico e infine il pareggio a pochi minuti dal suo ingresso in campo contro la Juventus. Eldor Shomurodov sta riuscendo a cambiare il suo status non da riserva a titolare dei giallorossi, ma a calciatore a cui poter concedere minutaggio e fiducia non solo per far riposare le pedine titolari. Uno status rafforzato che tra l'altro si tradurrà anche in rinnovo, fino al 2027.
Da esubero a risorsa
Insieme ad Artem Dovbyk forma una coppia di attaccanti di peso con caratteristiche molto diverse e sulle quali entrambi, con Ranieri, hanno mostrato miglioramenti. La velocità e la grinta erano già fra le migliori particolarità dell'uzbeko, migliorato nell'utilizzo del fisico, nel trovare la posizione fra i difensori avversari e anche nell'associarsi con i suoi compagni. Fattori che hanno di conseguenza aumentato la sua pericolosità in area di rigore, come fattore in grado di cambiare volto a una sfida nel corso della ripresa.
Come in estate, Eldor Shomurodov era stato molto vicino alla cessione anche nella sessione invernale, evento verificatosi già nell'inverno di due anni fa, quando lasciò la Roma per trovare minuti con lo Spezia. In questa stagione la squadra principalmente interessata era il Venezia di Eusebio Di Francesco, che nutriva la necessità di sostituire Joel Pohjanpalo, volato in direzione Palermo. La scelta di restare nella Capitale e di giocarsi le sue carte, a mesi di distanza, possiamo dire abbia pagato. In un finale di stagione meno intenso del solito (senza coppe), ma che impone alla Roma di sognare ancora per un mese e mezzo il quarto posto, l'uzbeko sarà spesso chiamato in campo per incidere su ciò che resta della corsa Champions League.
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