Ennesimo passo falso della Roma: era Juric al capolinea?
La stagione da incubo della Roma prosegue, partita dopo partita. All'Olimpico è arrivata l'ennesima doccia gelata per la squadra giallorossa che è uscita sconfitta contro il Bologna di Vincenzo Italiano, tra i fischi e la contestazione del pubblico capitolino. L'era Ivan Juric sembra ormai giunta alla conclusione: la panchina della Roma è rimasta in bilico per settimane e la decisione di cambiare guida tecnica - per la seconda volta, dopo quella che ha portato all'esonero di De Rossi nelle fasi iniziali del campionato - non può più essere rinviata. Lo spogliatoio è una polveriera e i risultati non arrivano, portando la squadra giallorossa più vicina alla zona retrocessione che alla zona Europa.
La sconfitta per 3-2 rimediata contro il Bologna è l'ultimo segnale d'allarme della squadra giallorossa, alle prese anche con il caso Dybala che non ha accettato l'esclusione dalla partita di oggi prima ancora dell'esito dell'ultimo provino in programma ieri all'ora di pranzo, dopo la conferenza stampa dove il tecnico Juric ha annunciato invece la sua sicura esclusione.
Insomma, ci sono troppi pezzi del puzzle che portano ad un addio di Ivan Juric. L'occasione della vita - dopo le esperienze tra Crotone, Torino e Verona - non ha portato i risultati sperati. Serve un cambio di marcia immediato e la sosta nazionali è l'occasione giusta per portare un volto nuovo alla guida della Roma. Si fa con insistenza il nome di Roberto Mancini, ex ct azzurro con un passato alla Lazio. Un nome che venne accostato anche diversi anni fa ai giallorossi, scelto dai senatori in un momento critico della squadra, salvo poi ritrovarsi in panchina Claudio Ranieri, altro nome che stuzzica la fantasia della tifoseria capitolina ma che dopo l'esperienza a Cagliari ha annunciato di voler allenare solo una nazionale. Ma al cuor non si comanda.