Faccia a faccia dopo lo sfogo: Fonseca-Theo e non solo. La posizione del Milan
Umore ben diverso da quello che in genere emerge dopo una vittoria, per il Milan. I rossoneri hanno battuto la Stella Rossa in Champions League, grazie ad Abraham nel finale, ma le parole di Paulo Fonseca hanno spostato l'attenzione sul gruppo e su qualche scricchiolio interno. C'è un'inattesa aria da resa dei conti, a questo punto, e negli ultimi giorni sono emerse numerose indiscrezioni su chi fossero i destinatari dello sfogo di Fonseca (relativo all'impegno inferiore alle attese di alcuni rossoneri) e su quali sviluppi lo stesso sfogo potrà comportare.
Un profilo citato a più riprese è quello di Theo Hernandez e l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport cita un incontro (in scena ieri) tra il francese e l'allenatore rossonero, un faccia a faccia mosso dalla volontà di chiedere al laterale mancino di concentrarsi solo sul Milan e di invitarlo a una reazione. Il discorso non si esaurisce però a Theo: oggi Fonseca incontrerà altri elementi del gruppo che lo avrebbero fin qui deluso, nello specifico il quotidiano cita Davide Calabria e Fikayo Tomori. Non si tratta di un processo o di mettere i calciatori con le spalle al muro ma dell'intenzione del tecnico di avere una reazione e un cambio di atteggiamento nell'arco delle prossime settimane.
Gli esempi positivi e la fiducia rinnovata
Per quanto riguarda Theo Hernandez non si esclude che col Genoa possa restare a riposo, in occasione della sfida in programma domenica (occasione tra l'altro per festeggiare i 125 anni del Milan). La Repubblica inserisce anche Loftus-Cheek, ora infortunato, tra i destinatari dello sfogo di Fonseca, al contempo il tecnico vede in elementi come Camarda o Abraham due esempi positivi di spirito e atteggiamento a cui riferirsi, anche per i big della rosa.
D'altro canto non è mancata occasione di confronto tra Fonseca e Zlatan Ibrahimovic: un confronto che, spiega calciomercato.com, avrebbe avuto toni pacati e sereni. Il tecnico avrebbe spiegato i motivi alla base dello sfogo, d'altro canto la dirigenza sembra aver compreso i presupposti delle parole di Fonseca dopo il 2-1 di San Siro, non intende certo sfiduciarlo per quanto accaduto e non pensa di metterne in dubbio la panchina.