Fonseca elogia Gasperini e non ritiene la sfida contro l'Atalanta decisiva
Archiviato positivamente il passaggio del turno in Coppa Italia, il Milan si prepara per il match di campionato valido per la quindicesima giornata di Serie A. I rossoneri saranno ospiti dell'Atalanta, squadra che sta vivendo un periodo di forma straordinario e che ormai staziona nella zona alta della classifica da diversi anni. Quest'anno è - ad oggi - una delle anti Napoli, avendo un solo punto di ritardo dalla capolista. Un match importante per il Milan sia per confermare i passi avanti visti nelle ultime uscite sia per non perdere terreno dalla corsa Scudetto, e rubacchiare punti ad una diretta concorrente per l'Europa e per il titolo. Come di consueto Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa per analizzare la situazione e la partita di domani.
"Non è mai un buon momento per affrontare l'Atalanta. Siamo però in crescita e in fiducia, contro loro è sempre difficile, stanno molto bene, segnano tanto e hanno preso pochi gol nelle ultime partite. Sono fortissimi ma siamo pronti. Abbiamo trovato l'equilibrio, sono d'accordo: dipende dal modo in cui si difende, che dà fiducia e stabilità. Qualche partita fa si sentiva un po' di sconforto in difesa, adesso non più e questo dà fiducia anche per attaccare".
"Non si vedeva una squadra (l'Atalanta, ndr) giocare così da tanto tempo. Si usa dire, ma il calcio come la vita è una cosa ciclica. Gasperini è stato un pioniere a giocare così e adesso in Europa tutti hanno la consapevolezza che è difficile affrontarli e adesso tanti seguono il modello Atalanta. Ho visto uno studio fatto in Germania e adesso ci sono tante squadre che giocano così, anche Bayer Leverkusen e Stoccarda. Credo perché abbiano seguito l'idea dell'Atalanta. È un punto di riferimento a livello internazionale".
"Non ci serve questa partita per la svolta. È importante ma non decisiva. Sicuramente ci darebbe fiducia. Questo è un bel test per la nostra difesa, l'Atalanta crea tanto ma sarà un test per tutta la squadra, per vedere come difende".
"Non voglio parlare dei singoli dell'Atalanta, la loro forza è il collettivo. Non mi piace parlare di me, dovete farlo voi. Io mi sento molto molto bene in Italia: è stimolante per un allenatore straniero. Ero già stato qui due anni ma ora è diverso, vincere qui è molto difficile. Il modo di difendere di molte squadre qui in Italia è diverso. Affrontare una che gioca a uomo è più difficile, poi la fisicità, il modo di difendere e il cercare spazio. Se parliamo di intensità, in inghilterra è più intenso ma qui è diverso".
"Domani Musah giocherà. Tatticamente l'abbiamo preparata bene. Non ho fatto vedere nessuna partita dell'Atalanta ai miei ragazzi, solo alcune situazioni".
"Non so se affrontare l'Atalanta è come andare dal dentista ma è una partita di impegno e sacrificio. Lui dice così perché magari ci va una volta ogni anno, io non posso dirlo perché ci vado spesso, per me è quasi normale, anche l'ultima partita contro l'Empoli lo è stata, il modo di giocare è lo stesso. Non ho nessuna voglia speciale di battere Gasperini, sono il primo a dire che è unico e riconoscere il grandissimo lavoro che sta facendo, ho una grande ammirazione per lui. Non c'è nulla di personale, ho la voglia di vincere la partita come tutte le altre, non quella di dimostrare qualcosa".
"La crescita di Leao è una realtà Rafa ha spazio per migliorare. Se ha fatto bene nelle ultime partite anche nell'atteggiamento difensivo dico che sono contento, ma non sono ancora totalmente soddisfatto, può fare meglio. Se ha fatto 5 gol deve avere la testa per farne 20 perché ha la capacità per farlo, deve essere ambizioso. È sulla strada giusta ma non si deve fermare adesso. Chukwueze si sta adattando bene e in quel ruolo esterno sulla destra sta crescendo. Musah è più forte difensivamente ma può farlo anche lui perché è molto responsabile".
"Noi non cambiamo i nostri principi. Non siamo una squadra che gioca a uomo ma possiamo adottare dei cambiamenti strategici. Noi vogliamo sempre avere l'iniziativa, con l'Atalanta non è una partita in cui è facile farlo. Non ricordo nessuno capace di appostarsi vicino alla porta dell'Atalanta e restare sempre lì. Tante cose mi lasciano soddisfatto: la crescita dei giocatori più di tutte, è molto importante nel mio lavoro. Voglio vincere titoli ma vedere crescere chi lavora con me è quello che mi dà più piacere. In questo momento provo piacere e allenare il Milan è un privilegio. Le cose di cui non sono soddisfatto non posso dirle".
"Bennacer sta bene, ha bisogno di tempo per iniziare con la squadra ma è stato un piacere vederlo con i ragazzi. Gli altri sono tutti pronti".