Fonseca parla dei problemi del Milan, del caso Theo e dei giovani

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Vigilia di campionato per il Milan che nella serata di domani affronterà il Verona allo stadio Bentegodi. Saranno proprio i rossoneri ad aprire la diciassettesima giornata di Serie A con l'obiettivo di portare a casa l'intera posta in palio per accorciare la distanza dalla quarta posizione in classiifca, valida per l'accesso alla Champions League. Come di consueto Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole.

"Io dal primo giorno che sono qui ho sempre detto che tutte le partite sono importanti e così sarà fino alla fine. Sarà una partita difficile ma come sempre abbiamo lavorato per arrivare a questa partita in condizioni di vincere. Come faccio sempre ho parlato con Theo (Hernandez, ndr) prima della partita. Per me la situazione di Theo è facile da spiegare. Lui ha giocato tanto, è stato in nazionale, non ha trovato la miglior condizione fisica. Ha bisogno di rinnovare la condizione per stare bene, è un giocatore importantissimo per noi, non è mai una punizione ma semplicemente farlo ritornare nelle condizioni migliori. Per me è il miglior terzino del mondo".

"Io so come stanno le cose, voi non avete la possibilità di guardare gli allenamenti. Magari uno di questi giorni vi facciamo vedere l'allenamento per guardare l'atmosfera della squadra. L'atmosfera è bellissima. Questa settimana è stata come le altre, con una buona atmosfera per lavorare e quando è così è più facile lavorare, mai ho sentito la squadra senza fiducia o senza voglia di lavorare".

"Tutti noi capiamo la sensazione dei tifosi ma devo dire che non c'è nessuno che vuole vincere più di noi. Capiamo i tifosi, i ragazzi sono forti e quello che possiamo fare è lavorare onestamente per cambiare la situazione dei risultati in meglio. Anche i tifosi lo meritano perché stanno sempre con la squadra, bisogna rispettarli. A me non piace dare voti alla stagione, vedo le cose in un modo e le altre persone in altri modi. Sonoqui e lavoro tutti i giorni qui, è meglio non farlo perché si rischia di non essere giusti. Le critiche non le ho lette, ma dobbiamo rispettare le opinione di tutti. Magari alcuni sono giuste, altre no. I margini di miglioramento possibili sono nei risultati".

"Io so che adesso comuncia il mercato ed è il tema principale delle conferenze ma è presto. Quello che posso dire è che noi parliamo sempre, la società è attenta al mercato e se noi abbiamo bisogno sono pronti".

"Quello che succede con la squadra è che noi possiamo valutarli in partita perché ci alleniamo poco, e succede che in poco tempo ad esempio abbiamo avuto problemi nel difendere in area a Cagliari, ci lavoriamo e da allora non abbiamo maiavuto problemi in quell'aspetto. Noi abbiamo sempre l'obiettivo di migliorare nel poco tempo che abbiamo e per me la squadra è migliorata tanto in tante cose. A volte i risultati non lo dimostrano ma qual è la partita in cui abbiamo avuto problemi di organizzazione, tattica o in cui l'altra squadra è stata molto superiore alla nostra? Quali sono le partite? Perché io non me le ricordo onestamente. Ricordo un mezzo tempo con il Liverpool, ma tutte le altre partite no. Hanno avuto altre cose che li hanno fatti vincere e che noi abbiamo sbagliato. Sono i giocatori a parlare di questo: è questone di testa, di atteggiamento, è stato il principale problema di questa squadra. Lavoriamo per creare uno spirito di gruppo forte".

"Vincere nel Milan è il sogno, ci penso tante volte, quasi tutti i giorni. Ci spero e ci credo. Non è solo credere: è venire qui tutti i giorni per lavorare e migliorare la squadra. Le vittorie ovviamente portano fiducia a noi e ai tifosi, se vinciamo queste partite facendo una buona Supercoppa porterà fiducia e un'altra immagine della squadra".

"Non mi sento a rischio. Questo è tutto quello che ho spiegato qui. È vero se parliamo di risultati ma io non posso venire qui e dire quello che non sento. Io so che succede qui".

"La differenza con il primo e il quarto posto non è un problema tattico o tecnico. Quando non abbiamo vinto, in quasi tutte le partite quello di cui si è parlato è sempre lo stesso, come ho già detto non mi ricordo partite in cui abbiamo avuto problemi tattici o di struttura. Io non parlo solo di quando non si vincono le partite, io faccio analisi di tutto, non solo del risultato. Non è che perché abbiamo vinto, abbiamo fatto tutto bene. Contro il Genoa abbiamo fatto meglio che con la Stella Rossa,se guardiamo il risultato è diverso".

"Devo fare una confessione, perché mi hanno fatto arrivare questa notizia. In questa squadra hanno già giocato Torriani, Bartesaghi, Camarda,Liberali, Zeroli, Jimenez. Non so cosa pensare quando leggo una notizia che loro non sanno cosa fare perché spaesati tra Milan e Milan Futuro, come una critica. Non siamo in difficoltà con i giocatori, avevamo detto qui che non avevamo problemi di infortuni e sono arrivati quelli di Pulisic, Loftus, Musah, Okafor e ora anche Morata con la tonsillite. Questa è un'opportunità per i giovani, può giocare Camarda o qualche altro, il problema è se non abbiamo giocatori di qualità e ci mancano giocatori. Domani saranno con noi e qualcuno giocherà".

"Penso che il problema della squadra sia caratteriale, stiamo facendo di tutto per cambiare. I giocatori lo sanno. Io sento le critiche come le sentono i giocatori e i dirigenti. Magari prima erano per me ma qui siamo tutti insieme e le critiche sono per tutti. Non penso che i tifosi mi vogliono più bene rispetto ai giocatori".

Ho pensato in settimana alla possibilità di di avere due attaccanti in campo ma con la situazione attuale di Morata penso che non possiamo iniziare con due attaccanti".


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