Galeone promuove Allegri al Milan: il mercato, lo Scudetto e gli screzi con Ibrahimovic

Massimiliano Allegri sarebbe perfetto per la panchina del Milan: parola di Giovanni Galeone. Nell'intervista concessa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore spiega perché il tecnico livornese sarebbe l'uomo giusto per rilanciare il progetto rossonero, conoscendo già l'ambiente e avendo grandissima esperienza ad alti livello.
Sul possibile ritorno di Allegri al Milan:
"Non sarei sorpreso. Anzi, non so perché non ci abbiano pensato prima. Credevo tornasse già in estate, quando poi la società ha scelto altre soluzioni, prima Fonseca e poi Conceiçao. Sarebbe perfetto per iniziare un nuovo ciclo: Max conosce l'ambiente e ha esperienza".
Un rilancio in Serie A:
"Massimiliano ha ancora una gran voglia di farsi vedere, ha un desiderio di rientrare pazzesco. Negli anni precedenti ha rifiutato offerte incredibile dalla Premier o dal PSG. I dirigenti francesi chiamarono addirittura me perché lo convincessi ad andare! Non ci fu modo. In Arabia gli offrivano ponti d'oro e lui niente. Cerca una sfida stimolante e ama la Serie A, il Milan può offrirgli tutto questo".
Un mercato importante per convincerlo ad andare al Milan?
"Niente affatto. Già a inizio campionato mi diceva che il Milan era un grande gruppo, una squadra dove poter lavorare bene. Tecnicamente è una formazione di alto livello. Ha super giocatori: non è mica facile trovare un centrocampo con Reijnders e Fofana. In pochi li hanno. Max farebbe bene per tantissime ragioni: sono convinto che in un paio d'anni rivincerebbe lo scudetto. Basterebbero al limite un paio di innesti, ma poca roba e senza svenarsi. Vediamo Maignan se torna il grande portiere di un tempo. I difensori non mi dispiacciono, soprattutto Pavlovic: ha forza e voglia, se gli insegni a giocare può fare la differenza. Ha ragione Max: è una squadra che si sistema in fretta".
Sulla gestione di Leao:
"Leao è un giocatore con qualità stratosferiche. Peccato che non abbia continuità e che non sia facile da gestire. Ma credo che allo stesso tempo sappia farsi voler bene, e con Max tutti i giocatori più 'difficili' hanno sempre avuto un grande rapporto. Da Rabiot a Pogba con cui giocava anche a basket: erano i suoi pupilli. Max e Rafa non avrebbero problemi di comunicazione. Quando è tornato alla Juve, Allegri ha conservato l’identità di un tempo. Al Milan farebbe lo stesso, senza dover ribaltare niente. Ognuno ha il suo stile di gioco, di certo Allegri porterebbe serenità nelle valutazioni. Vero che ogni tanto perde le staffe, ma nelle scelte poi è sempre bravissimo. Sa capire al volo le categorie dei giocatori e farli rendere per quelle che sono le loro migliori qualità".
Il rapporto con Ibra può essere un problema?
"Con Zlatan Ibrahimovic ci sono stati vecchi screzi, cose che nel calcio si risolvono in un attimo".
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