Ghisolfi chiede rispetto per la Roma dopo i 7 torti arbitrali stagionali

Florent Ghisolfi
Florent Ghisolfi / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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In un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il responsabile dell'area tecnica della Roma Florent Ghisolfi ha puntato il dito contro gli arbitri, chiedendo rispetto per la squadra giallorossa. Queste le parole del dirigente capitolino:

"In questa stagione la Roma ha subito sette torti arbitrali riconosciuti dalle principali testate nazionali e dalle moviole televisive. Nonostante ciò, il club ha sempre evitate di fare polemica anche per non concedere alibi alla squadra in un momento particolare. Non accettiamo più questo genere di errori e chiediamo di essere rispettati dalla classe arbitrale e dalle istituzioni, soprattutto in un periodo storico in cui le eventuali sviste possono essere sanate dalla tecnologia".

"Sette errori in tredici giornate sono troppi punti persi. Il problema è un altro. In nessuna delle sette occasioni l'arbitro ha fatto ricorso alla verifica video. Se gli episodi fossero stati rivisti dal VAR quasi certamente i risultati finali sarebbero stati altri. Una sola volta la Roma ha voluto manifestare il proprio disappunto, nel post partita di Monza dove il danno era stato evidentissimo e dove lo stesso Monza aveva alzato la temperatura criticando la scelta di un arbitro di Roma. Sottolineo anche che la Roma è sempre stata collaborativa con l'AIA e il designatore Rocchi, anche negli incontri abituali che si tengono annualmente. Abbiamo cercato di ascoltare le loro ragioni, pur non condividendone alcune prese di posizione pubbliche, mai censurate dallo stesso organismo come quando alcuni addetti ai lavori dichiaravano pubblicamente che arbitrare all'Olimpico, in uno stadio sempre pieno, non aiutasse il direttore di gara".

"Il coinvolgimento dei Friedkin è incredibile. Li sento ogni giorno, vogliono sapere tutto e nei particolari. Hanno investito risorse, tempo e se stessi per restare a lungo e ottenere il massimo. Lo stadio nuovo non è solo un'ipotesi ma un progetto concreto e stupendo. Ora chiedono di ricevere trattamenti equi e l'attenzione che si deve a tutti, nessuno escluso".


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