Gimenez-Milan: il peso relativo di un'esultanza e la speranza rossonera

Un gesto apparentemente chiaro e parole che però lasciano sperare il Milan
Gimenez
Gimenez / BSR Agency/GettyImages
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Il calciomercato porta in modo naturale a captare segnali e indizi da ogni sfumatura: dichiarazioni, post sui social o ancor di più atteggiamenti tenuti sul campo, con particolare riferimento ad un'esultanza. Santiago Gimenez è il nome forte per l'attacco del Milan, quello per il quale i rossoneri sarebbero disposti a fare un sacrificio importante, ed è evidente che l'esultanza dopo il primo dei due gol al Bayern (nel sorprendente 3-0 del Feyenoord sui bavaresi) possa essere interpretata come un segnale.

L'esultanza in Feyenoord-Bayern

Il calciatore, dopo aver segnato il bel gol del vantaggio, si è lanciato in una corsa e ha messo la mano sullo stemma del club olandese, indicando se stesso e poi il terreno da gioco. Come a dire, in sostanza, "io resto qui". Il passato c'insegna però che, anche di fronte a gesti simili, le situazioni di mercato sanno trovare la strada per concretizzarsi anche al di là degli atteggiamenti tenuti dai calciatori in un momento di euforia. Quello stesso gesto tra l'altro, restando sul terreno traballante delle interpretazioni, può anche ricollegarsi ad altri significati, come a dire "questa è casa mia" e come segno di riconoscenza conseguente, a testimoniare il legame con la piazza in cui tanto bene ha fatto dal 2022/23 a oggi.

Il precedente Vlahovic

Un esempio utile per comprendere il discorso ce lo ha offerto a suo tempo, parliamo del novembre 2021, un Dusan Vlahovic ancora in viola che - però - da lì a pochi mesi avrebbe raggiunto la Juventus. Un gol nel finale contro il Milan, un gol liberatorio per la Fiorentina, portò il serbo a esultare proprio in quello stesso modo, indicando sé stesso e poi il terreno dello stadio di casa: in quel caso ci fu chi immaginò un nesso tra quel gesto e il tema del rinnovo, ci fu chi vide quell'esultanza come base per una permanenza agli ordini di Italiano. Il vero senso dell'esultanza venne fuori di lì a poco, si trattava semplicemente di rimarcare il proprio ruolo da protagonista, la propria capacità di essere risolutivo.

Dai gesti alle parole

Nel caso di Gimenez subentrano poi dichiarazioni che enfatizzano il senso di incertezza: le parole del classe 2001 non danno appigli ma lasciano intendere come le settimane in corso siano fondamentali per il futuro. "Vedremo cosa succede, queste sono settimane cruciali, lascio tutto nelle mani di Dio" ha affermato l'attaccante dopo i gol firmati contro il Bayern, senza dunque dare niente per scontato. Secondo La Gazzetta dello Sport Rafaela Pimenta avrebbe fatto sapere al Feyenoord che Gimenez preferirebbe partire in estate, incontrando dunque gli auspici del club, ma il Milan ci crede e ritiene lo stesso Gimenez una priorità rispetto a Hojlund o Zirkzee in prestito. La fiducia rossonera si lega del resto anche al sì che il centravanti avrebbe già dato all'ipotesi Milan, al di là delle tempistiche con cui si potrà chiudere.

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