Gli effetti del mercato invernale sulle big: chi ha reso meglio e chi ha deluso?

Randal Kolo Muani
Randal Kolo Muani / Jonathan Moscrop/GettyImages
facebooktwitterreddit

Con la sosta per le nazionali che ci offre un momento di respiro dai ritmi frenetici della stagione in vista del rush finale, è il momento ideale per analizzare a mente fredda gli effetti del mercato invernale sulle big di Serie A. A gennaio, le squadre di vertice hanno investito per colmare lacune più o meno ampie della rosa e rilanciare le proprie ambizioni, ma non tutti gli acquisti hanno avuto l'impatto sperato. Ora, a distanza di qualche settimana e con diverse partite alle spalle, possiamo tracciare un primo bilancio: chi ha fatto il colpo giusto e chi, invece, ha deluso le aspettative?

Inter

Nicola Zalewski
Nicola Zalewski / Marco Canoniero/GettyImages

L'Inter si affacciava al mercato di gennaio senza grandi necessità. Fosse dipeso da lui, Marotta non avrebbe effettuato nessuna operazione né in entrata né in uscita per non correre il rischio di compromettere gli equilibri della rosa. Alla fine il presidente nerazzurro è riuscito a trattenere Frattesi, ma nulla ha potuto per Buchanan, che ha chiesto di andar via per giocare con continuità. Per sostituire il canadese, è arrivato Nicola Zalewski in prestito con diritto di riscatto dalla Roma. L'apporto del "polacco di Tivoli" è stato subito promettente, con l'assist per l'1-1 di de Vrij nel derby e un'imprevedibilità nei dribbling che mancava agli esterni di Inzaghi, poi un infortunio l'ha messo KO.

Napoli

Philip Billing
Philip Billing / Image Photo Agency/GettyImages

L'addio di Kvaratskhelia è stato un fulmine a ciel sereno per il Napoli, ritrovatosi nelle condizioni di dover sostituire il suo miglior giocatore in una finestra notoriamente avara di occasioni. Di giocatori, gli azzurri ne hanno corteggiati diversi (Lang, Adeyemi e Garnacho, giusto per citarne alcuni), ma le condizioni sfavorevoli li hanno poi portati a optare per Noah Okafor. Arrivato dal Milan nelle ultime ore di mercato dopo non aver superato le visite mediche con il Lipsia, lo svizzero non ha convinto Conte, che l'ha impiegato per appena 36 minuti spalmati per 4 presenze totali portandolo addirittura a cambiar modulo vista l'assenza di esterni affidabili. La sorpresa arriva però dal centrocampo, dove Philip Billing si è dimostrato un ottimo rincalzo. Su di lui non c'erano grosse aspettative, ma il danese ha saputo approfittare dell'assenza di Zambo Anguissa per realizzare il gol del pareggio nel big match Scudetto contro l'Inter.

Atalanta

Daniel Maldini
Daniel Maldini / Marco Canoniero/GettyImages

Nessuna rivoluzione sostanziale nemmeno per l'Atalanta, i cui obiettivi per il mercato invernale erano prevalentemente due: un centrale che sostituisse gli infortunati Kossounou e Scalvini, e un trequartista che prendesse il posto di un Zaniolo che nemmeno Gasperini è riuscito a rilanciare. Per la difesa è arrivato Stefan Posch, che ha trovato da subito spazio mettendosi in mostra con ottime prestazioni, in primis quella del Bentegodi nel 5-0 col Verona, salvo poi fermarsi a causa di una lesione muscolare che lo terrà out almeno fino a metà aprile. In attacco la Dea ha puntato invece sul talento di Daniel Maldini, gettato nella mischia per provare a scongiurare l'eliminazione in Coppa Italia contro il Bologna e poi rimasto ai box per infortunio per una ventina di giorni. L'ex Monza si è rivisto in campo contro Venezia e Inter, ma la sensazione è che il Gasp lo veda come una semplice riserva.

Bologna

Davide Calabria
Davide Calabria / Alessandro Sabattini/GettyImages

Con Posch diretto a Bergamo, il Bologna ha puntato sulla voglia di rivalsa di Davide Calabria per coprire il buco sull'out di destra e allo stesso tempo portare esperienza in un gruppo che, come si è visto in Champions, è sembrato ancora troppo acerbo per certi palcoscenici. L'ex capitano del Milan ha già collezionato 6 presenze di cui 4 da titolare e con ogni probabilità il suo contratto in scadenza a giugno verrà rinnovato. Un colpo per il futuro invece i rossoblù se lo sono regalato in attacco, dove il 21enne Estanis Pedrola, scuola Barcellona arrivato dalla Sampdoria, non ha ancora esordito.

Juventus

Randal Kolo Muani
Randal Kolo Muani / Image Photo Agency/GettyImages

La Juventus è stata tra le poche big di Serie A a effettuare un massiccio restyling a gennaio. Una campagna acquisti con cui i bianconeri hanno cercato di accontentare le richieste di Thiago Motta per mettergli tra le mani una rosa adatta al suo stile di gioco, ma che al contrario ha peggiorato la situazione. In difesa, al posto dell'infortunato Bremer e dell'epurato Danilo, sono arrivati Renato Veiga e Lloyd Kelly, con il primo che ha mostrato caratteristiche interessanti e il secondo che si è invece macchiato di diversi errori decisivi. Appena 4 presenze, tutte da subentrante, per Alberto Costa, terzino brasiliano acquistato dal Vitoria Guimaraes a titolo definitivo per 12,5 milioni che però deve ancora abituarsi al calcio italiano. Servirà evidentemente ancora un po' per inquadrare Randal Kolo Muani, la cui avventura in bianconero è iniziata col botto, con quei 5 gol nelle prime tre presenze che l'hanno fatto entrare nella storia della Juve, salvo poi arenarsi con un digiuno che dura ormai da 7 partite che ne mette in dubbio la permanenza a Torino.

Lazio

Venezia v SS Lazio - Serie A
Reda Belahyane / Marco Rosi - SS Lazio/GettyImages

Mercato a fari spenti invece per la Lazio, che ha provato a premiare Marco Baroni consegnandogli una rosa più profonda per provare a strappare il quarto posto in campionato e ad arrivare in fondo nelle coppe. Il presidente Lotito ha infatti acquistato un giocatore per reparto: Oliver Provstgaard in difesa, Reda Belahyane a centrocampo e Arijon Ibrahimovic in attacco, tutti giovani ma abbastanza affidabili come seconde linee. O almeno così sembrava. Già, perché alla fine il tecnico sta preferendo puntare sui giocatori che ha a disposizione da inizio anno, finendo col perdere terreno in Serie A e dire addio alla Coppa Italia, ma soprattutto col finire in rotta col patron biancoceleste sul fronte rinnovo.

Roma

Devyne Rensch of AS Roma during the Serie A football match...
Devyne Rensch / Insidefoto/GettyImages

A gennaio la Roma ha provato a rimediare agli errori commessi nel mercato estivo, dando via Le Fèe, Mario Hermoso, Dahl e Ryan ad appena 6 mesi dal loro sbarco nella Capitale. Per il ruolo di vice-Svilar è stato preso Pierluigi Gollini, ancora non impiegato da Ranieri, mentre in difesa Victor Nelsson si è rivelato un centrale affidabile (forse più di Hummels). A centrocampo si è ridotto lo spazio per Lucas Gourna-Douath, per il quale occorrerà forse un po' di tempo d'ambientamento. Pareri opposti invece sui due esterni: a sinistra Anass Salah-Eddine, preso come rincalzo di Angelino, sta destando più di qualche perplessità; sulla corsia opposta Devyne Rensch sta guadagnando posizioni nelle gerarchie vista alla grande duttilità che gli permette di essere impiegato a tutta fascia o da braccetto di destra.

Fiorentina

Michael Folorunsho
Michael Folorunsho / Image Photo Agency/GettyImages

Durante il mercato invernale 2025, la Fiorentina ha dato seguito alla rivoluzione inaugurata la scorsa estate congedando diversi elementi della vecchia guardia (vedi l'ex capitano Biraghi) e rafforzato la rosa con giocatori abituati al campionato italiano. Nicolò Zaniolo, tornato in viola dopo gli anni nelle giovanili, avrebbe dovuto aggiungere qualità all’attacco, ma tra il passaggio al 3-5-2 e la ripresa di Gudmundsson, difficilmente troverà spazio accanto a Kean. L'arrivo in prestito con obbligo di riscatto di Nicolò Fagioli ha sensibilmente migliorato la manovra a centrocampo, reparto in cui si sta affacciando anche Cher Ndour, giovane talento dal PSG che rappresenta più un investimento per il futuro che un innesto per l'immediato. In difesa, l’esperto Pablo Marí ha garantito solidità subito dopo il rientro dall'infortunio, mentre Michael Folorunsho, preso inizialmente per proporlo come esterno in perfetto stile-Bove, rappresenta un'opzione credibile come mezz'ala.

Milan

Joao Felix, Santiago Gimenez
Santiago Gimenez, Joao Felix / Marco Luzzani/GettyImages

Tra le big di Serie A, il Milan è quella che ha investito di più nell'ultimo mercato invernale. Secondo l'analisi di Calcio & Finanza, tra operazioni in entrata e in uscita i rossoneri hanno chiuso infatti con un passivo di oltre 30 milioni di euro. Per porre fine al problema sulla corsia di destra è arrivato l'esperto Kyle Walker in prestito dal Manchester City, mentre Santiago Gimenez e Joao Felix avrebbero dovuto comporre un quartetto da sogno insieme a Leao e Pulisic. Per puntellare la rosa e sopperire agli addii di Bennacer e Okafor sono arrivati invece Warren Bondo e Riccardo Sottil. Una serie di investimenti strategici che avrebbero dovuto permettere al Diavolo di raggiungere agevolmente il quarto posto e allo stesso tempo di porre le basi per un nuovo progetto a lungo termine, ma è evidente che le aspettative non siano state rispettate. Il rendimento della squadra di Conceiçao è perfino peggiorato rispetto alla prima parte di stagione, tant'è che ora la qualificazione a una coppa europea è un miraggio, e la colpa è anche dei nuovi acquisti che non si sono rivelati sufficientemente decisivi.


feed