Gli specialisti inattesi su punizione della Serie A 2024-25

  • Chi ha segnato su punizione nella stagione di Serie A in corso?
  • I numeri del 2024-25 a confronto con il passato
Udinese v Verona - Serie A
Udinese v Verona - Serie A / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Il calcio di punizione. Una risorsa importante dagli albori della storia di questo sport, un colpo destinato ai piedi più sensibili oppure potenti. Quella dote tecnica che può essere innata, ma dietro la quale spesso c'è anche tanto lavoro. Se molti gol da punizione figurano come i più belli di sempre, il motivo principale risiede nella difficoltà di esecuzione di una traiettoria che finisce in rete con una percentuale bassissima se confrontata ai tentativi di ogni weekend.

L'iconografia del calcio di punizione ha dei punti fermi in alcune istantanee o video che gli appassionati di questo sport difficilmente dimenticheranno. Quella di Roberto Carlos con l'esterno è irrpetibile e nella memoria di tutti, quella di Diego Armando Maradona dall'interno dell'area di rigore nella testa di ogni tifoso partenopeo e potremmo continuare con Pirlo fra Juventus e Milan, Totti per la Roma e ancora Juninho, Ronaldinho, Riquelme o Messi lontano dal nostro campionato.

La punizione a foglia morta, quella potente dalla distanza, il colpo sotto la barriera per il quale si è reso necessario l'ormai famoso coccodrillo, il classico tiro a giro, la conclusione con le tre dita, o ancora il colpo secco con il piatto i cui più recenti esempi appartengono a campioni quali Drogba o David Luiz. I modi di calciare sono stati molto diversi nel corso della storia e, prima della prossima innovazione, possiamo dire che gli esperimenti sembrano quasi terminati.

Passiamo al nostro campionato per scoprire i dati relativi ai gol su punizione, raccolti da Kickest a partire dalla stagione 2019-20.

Gol su punizione diretta per stagione

  • 2019-20: 27 gol
  • 2020-21: 19 gol
  • 2021-22: 22 gol
  • 2022-23: 17 gol
  • 2023-24: 18 gol
  • 2024-25: 10 gol

Dati Kickest

Un confronto con il passato

Per rimanere in linea con le statistiche dovremo attenderci 7-8 gol da qui al termine del campionato. Un numero forse un po' troppo alto considerando che su 290 incontri disputati finora sono stati segnati soltanto 10 gol da calcio da femo, uno ogni 29 partite, e che alla conclusione della Serie A 2024-25 mancano soltanto 90 partite. Se non dovesse cambiare il ritmo, lo spazio destinato ai gol su punizione da qui alla fine sarà di circa 3 reti.

La stagione più prolifica da questo punto di vista è senza dubbio quella relazionata alla Pandemia (2019-20), all'ultimo Scudetto bianconero. Kolarov con 3 reti, seguito da Gabbiadini, Calhanoglu (al Milan), Muriel, Berardi e la meteora Lasse Schone tutti con 2 gol. Protagonista assoluto della seguente (2020-21) un Sergej Milinkovic-Savic in versione cecchino, seguito da Lykogiannis e Dries Mertens, gli unici a quota 2.

22 reti nella stagione 2021-22, quello dello Scudetto di un Milan che figura in questa classifica con tre marcatori diversi (Ibrahimovic 2, Tonali e Florenzi), e con in vetta Cristiano Biraghi e Lorenzo Pellegrini a quota 3 realizzazioni. Spiccano nell'annata seguente Vlahovic e ancora Biraghi, entrambi a 2 gol, mentre nella scorsa l'unico in grado di metterne a referto un paio è sempre l'attacante serbo della Juventus.

Gli specialisti della Serie A 2024-25

Cosa sta succedendo nella stagione corrente? Del ritardo per quanto riguarda il numero di reti abbiamo riferito poco sopra, ora guardiamo agli interpreti. Mancano, in una classifica in cui ci si aspettava di vederli figurare almeno con un gol, specialisti del calibro di Hakan Calhanoglu e Paulo Dybala, e ancora Dusan Vlahovic o lo stesso Lorenzo Pellegrini. Sembra diminuito, in linea generale, il numero di specialisti rispetto al recente passato.

  • Hans Nicolussi-Caviglia (2)
  • Cristiano Biraghi
  • Federico Dimarco
  • Danilo Cataldi
  • Ondrej Duda
  • Nicolas Viola
  • Matías Soulé
  • Nikola Krstovic
  • Jordan Zemura

Oggi a condurre i giochi è un Hans Nicolussi-Caviglia capace di guidare la classifica con due esecuzioni perfette contro l'Udinese, sia in casa che in trasferta. Nella lista anche il solito Biraghi, passato a gennaio dalla Fiorentina al Torino, Cataldi, che ha lasciato Lazio in estate per approdare proprio alla squadra viola, e ancora Viola per il Cagliari, Krstovic per il Lecce, Zemura per l'Udinese e Matías Soulé con la traiettoria bellissima disegnata a Parma.

La più bella, parere personale, l'ha eseguita Ondrej Duda nello scorso weekend sempre a Udine, grazie alla quale l'Hellas Verona di Zanetti ha ottenuto una vittoria fondamentale nella corsa salvezza scaligera.

La più importante invece, guardando alla posta in palio e alla delicatezza della gara in questione, potrebbe restare quella di Federico Dimarco al Diego Armando Maradona. Un mancino perfetto, imprendibile per Meret, per garantire all'Inter il vantaggio durato quasi tutta la sfida.

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