I buoni propositi del Napoli per il 2025
L'arrivo di un nuovo anno è sempre un momento di riflessione e rinnovamento, dato che porta con sé la possibilità di cambiare rotta e fissare nuovi traguardi. Questo non vale solo per noi, ma anche per le squadre di calcio che possono avere necessità e ambizioni diverse. C'è chi nel 2025 deve compiere un salto di qualità, altri invece devono trovare continuità, e non mancano nemmeno coloro che devono riscattarsi dopo un anno deludente. In questo articolo esploreremo i principali buoni propositi e gli obiettivi che il Napoli si deve prefiggere per il nuovo anno.
1. Rinnovare il contratto di Kvaratskhelia
Khvicha Kvaratskhelia è il giocatore più prezioso della rosa del Napoli, nonché uno dei più forti di tutto il campionato, ma guadagna troppo poco rispetto al suo effettivo valore. Il georgiano prende ancora lo stesso stipendio di quando è arrivato tre anni fa da talento semisconosciuto e giustamente ne pretende uno più alto. De Laurentiis e Manna non asseconderanno richieste folli, ma devono comunque riuscire a trovare un accordo per evitare di svendere un gioiello in un ipotetico futuro.
2. Dire definitivamente addio a Osimhen
L'estate scorsa il Napoli ha accettato la richiesta di cessione di Victor Osimhen, ma anche detto che l'avrebbe venduto alle sue condizioni. Una presa di posizione rispettata fino alla fine, quando pur di non concedere uno sconto sul cartellino ha preferito prestare il nigeriano al Galatasaray quando il mercato dei top 5 campionati era ormai chiuso. Il problema è che più passa il tempo, più Osimhen torna a essere un problema. La permanenza a Napoli alla fine del prestito è fuori discussione, quindi ci sarà da trovare una soluzione - stavolta definitiva - il prima possibile.
3. Trovare un centravanti "futuribile"
Così come ha preso atto della richiesta di Osimhen, allo stesso modo il Napoli ha accontentato Antonio Conte, che per sostituire il nigeriano ha preteso il suo pupillo Romelu Lukaku. Per il belga è stato fatto un investimento importante (soprattutto per un over 30), ma finora non sta rendendo secondo le attese. Se vuole tornare a competere in Italia e in Europa, la società azzurra deve dotarsi di un centravanti più affidabile, e non mi riferisco solo ai gol, bensì alla "futuribilità": ossia alla possibilità di costruirci intorno un progetto a medio-lungo termine per poi eventualmente rivenderlo a un prezzo superiore.