I più importanti CT stranieri delle Nazionali
Il CT della Nazionale va individuato tra i migliori allenatori del paese stesso; la convinzione, la tradizione che nella maggior parte delle principali nazioni del mondo continua ad avere un peso importante, in modo forse un po' anacronistico considernado l'incontrollabile globalizzazione del calcio. A metà tra la volontà di esportare il proprio stile con un allenatore che condivida il passaporto con la federazione e quella di affidare la panchina a chi è si è distinto negli ultimi anni per rendimento con i club, il CT è spesso di nazionalità uguale alle selezione che allena.
Il tema è caldo non perché siamo reduci dalla seconda sosta per Nazionali della stagione, ma per la decisione divisiva dell'Inghilterra. La federazione inglese si è presa del tempo per decidere il nuovo CT dopo le dimissioni di Gareth Southgate e continuerà a essere traghettata da Lee Carlsley (allenatore dell'U21) fino al nuovo anno. Poi, a partire da gennaio 2025, subentrerà Thomas Tuchel, tecnico tedesco che ha impressionato in Inghilterra e in Europa con il Chelsea soltanto qualche stagione fa.
Una decisione importante, dettata principalmente dall'assenza di allenatori inglesi di fama internazionale sia all'estero che nei maggiori campionati europei. Guardando alla Premier League, sono soltanto 4 gli allenatori inglesi presenti: Eddie Howe (Newcastle), Sean Dyche (Everton), Kieran McKenna (Ispwich) e Gary O'Neil (Wolverhampton). Magari qualcuno di loro sarebbe anche tagliato per lavorare con la Nazionale dei Tre Leoni ma, dopo 8 anni di gestione Southgate, la volontà di sfruttare una delle generazioni di talento più forti della storia inglese ha prevalso e la scelta di uno dei migliori allenatori della contemporaneità appare, secondo noi, difficilmente discutibile.
I migliori CT 'stranieri' del passato
La tradizione di cui sopra, prendendo come primo esempio proprio l'Inghilterra, ha deviato fuori dal paese altre due volte, sempre nel XXI secolo. Sven-Goran Eriksson (Svezia) e Fabio Capello (Italia) sono gli altri CT della Nazionale dei Tre Leoni tra il 2001 e il 2012, con il disastroso biennio Steve McClaren tra il 2006 e il 2007.
Oggi si discute dell'Inghilterra, ma non mancano esempi di altre selezioni principali che nel passato hanno operato tale ragionamento. Gli inglesi William Garbutt e Sid Kimpton alla guida rispettivamente di Italia e Francia nella prima metà del XX secolo, l'affiancamento del Mago Herrera (Argentina) a Ferruccio Valcareggi sulla panchina azzurra, e ancora Stefan Kovacs (Romania) su quella francese tra il 1973 e il 1975. La Spagna con Laszlo Kubala e Santamaria negli anni '80 e il Portogallo con Otto Gloria e soprattutto Luiz Felipe Scolari. C'era il brasiliano (Scolari) nella sconfitta casalinga all'Europeo del 2004 contro una Grecia allenata da un CT tedesco, immediatamente divenuto leggenda: Otto Rehhagel.
Questo se ci limitiamo alle Nazionali europee. Se ampliamoil nostro sguardo a quelle sudamericane in Argentina spiccano i nomi di José Lago Millán (Spagna) e Renato Cesarini (Italia), mentre in Brasile quelli di Ramon Platera (Uruguay) e Joreca (Portogallo), tutti appartenenti ad altre epoche. Tornando brevemente nel nostro continente, la Germania è l'unica tra le selezioni principali a non aver mai avuto CT stranieri, con l'Olanda che risultat guidata da ben 8 allenatori con il passaporto diverso. Il migliore è stato senza dubbio Ernst Happel, tra la leggende del mestiere, capace di conquistare la Finale al Mondiale del 1978 persa contro l'Argentina.
Il presente dei CT
Il presente è molto più variegato di quello che pensiamo. Molte federazioni stanno abbandonando questa tradizione e ormai quella di assumere un commissario tecnico straniero non è più una decisione apprezzata soltanto dalle Nazionali minori.
L'Inghilterra ha scelto Thomas Tuchel per costruire il prossimo ciclo, mentre il Portogallo nel 2022 ha puntato sullo spagnolo Roberto Martinez e a guida del nuovo corso del Belgio, tra aspre critiche, c'è l'italiano Domenico Tedesco. In Sudamerica Colombia e Uruguay hanno confermato rispettivamente gli argentini Nestor Lorenzo e Marcelo Bielsa e qualche chilometro più in alto gli Stati Uniti hanno investito per affidare la Nazionale a stelle e strisce all'argentino Mauricio Pochettino.